Terracina, Nardi demolisce gli ultimi cinque anni di amministrazione. Uno tsunami

Stefano Nardi

Dei questi cinque anni intercorsi tra la sua uscita dal palazzo comunale ad oggi, Stefano Nardi vuole cancellare tutto. E lo scrive nero su bianco anche sul suo programma di governo presentato a corredo della sua candidatura alla carica di primo cittadino insieme alla lista Albaserena. Uno tsunami. Sindaco per due mandati consecutivi, è sceso in campo per riportare Terracina alla normalità e per cancellare l’onta di essere passato per l’amministratore che ha causato il dissesto dell’ente municipale della bella cittadina rivierasca. E allora riparte proprio da qui.

L’anatomopatologo e primario presso l’ ospedale Santa Maria Goretti di Latina, con il rigore scientifico che impone la sua professione mette al primo punto l’immediata verifica sul presunto stato di dissesto dichiarato dalla precedente amministrazione con conseguente riduzione delle imposte comunali sui cittadini residenti e verifica della massa passiva residua dei bilanci 2011 -2012 -2013 -2014. Ecco, giusto per…

E poi la “monnezza”. Già, quella che tutti gli contestavano perché invadeva le strade: “Meglio per strada – ha detto durante il suo comizio al Palace – che dentro casa”. Questo a significare che il porta a porta spinto crea non pochi problemi  in un’abitazione dove devi convivere tra contenitori di tutti colori e quando hai un ospite non sai dove farlo accomodare a meno che non abiti nella Casa Bianca.  E allora, dicevamo, ecco i rifiuti al secondo punto del programma: revisione del capitolato d’ appalto del servizio di igiene urbana ( in collaborazione con tutte le associazioni di categoria) in quanto quello in essere si ritiene non idoneo al territorio terracinese che si articola su 120 km di strade, con zone altamente abitate nel periodo estivo e poco frequentate nel periodo invernale con realizzazione di isole ecologiche interrate nelle zone di frequentazione turistica più elevata ( Piazzale Aldo Moro – Piazza Garibaldi – Piazza Della Repubblica) per eliminare la presenza degli innumerevoli cassonetti presso le attività di ristoro; riduzione del Pef con vantaggi derivanti dalla raccolta differenziata per i cittadini e non per le società private. Piano di utilizzazione dell’ impianto di morelle per la creazione di una stazione di trasferimento di rifiuti differenziati (Raee) ; apertura dell’ isola ecologica di via Pantani da Basso che permetterebbe l’ impiego di nuovo personale; controllo attivo e perentorio dei servizi svolti dalla società affidataria del servizio; programma di intervento per il recupero in termini di evasione della tassa per il servizio di igiene urbana.

Un altro sassolino dalla scarpa Nardi se lo toglie con la pista ciclabile del lungomare. Del resto è un progetto che non tutti hanno ancora digerito. Al terzo punto del programma di governo del già sindaco Nardi c’è la cancellazione del rettilineo ciclabile realizzato su viale Circe che impedisce sia la normale circolazione stradale e l’ottimizzazione delle risorse economiche – turistiche per tutte le attività produttive esistenti sul lungomare poiché lo stessa limitando i parcheggi non favorisce la frequentazione di tutte le attività presenti sull’ormai strada commerciale di viale Circe. La pista ciclabile? In viale Europa – sottoscrive l’anatomopatologo – come nell’originario progetto, con collegamento dei tratti già realizzati su via Mortacino e su via Appia al fine di rendere la pista ciclabile un circuito e non solamente un rettilineo finalizzato a se stesso. Rimanendo sul lungomare, Nardi programma la modifica sostanziale ed estetica del piazzale Aldo Moro (finalmente, potrebbe esclamare qualcuno dopo un anno di ruggine) con eliminazione dei pericoli e sistemazione per la integrazione tra attività commerciali e fruibilità dei cittadini.

In un passaggio del programma, decisamente sintetico rispetto a quelli dei concorrenti, Nardi annuncia programmi a sostegno per la manutenzione delle scuole, delle strade cittadine e degli edifici storici di proprietà comunale.  Ecco, a proposito di proprietà comunale, il primario sottoscrive nel suo programma di governo il rientro in possesso dei beni comunali (Tempio di Giove e spiaggia Lido) per dare modo ai giovani ragazzi di essere impiegati nella gestione e sostenuti per le spese di studio o come impiego temporaneo in attesa di sistemazione definitiva. A tutto ciò affianca il progetto per lo sviluppo delle zone parco degli Ausoni, quali percorsi di ciclocross, lancio con parapendio e percorsi naturalistici; integrazione tra la zona parco e zona di caccia.

Il piano di governo di Nardi prevede lo  spostamento di alcuni uffici presso la struttura dell’ ex Tribunale per una maggiore semplificazione dei rapporti cittadini e amministrazione, con informatizzazione di maggior parte dei servizi;  la realizzazione di un call center per l’ accoglimento di tutte le segnalazioni di disservizi e problematiche che i cittadini riscontrano quotidianamente; ulteriori giorni di apertura al pubblico degli uffici comunali.

Spazio dunque allo sport: riapertura dello stadio Colavolpe, riapertura del palazzetto dello sport e razionalizzazione di tutte le strutture sportive comunali; sostegno alle società sportive anche con interventi di finanziamento comunali ed extra comunali; realizzazione presso area del molo di arena per beach soccer – beach tennis e beach volley, utilizzando la stessa anche come location per eventi musicali e teatrali con gestione di strutture di punti ristoro da parte delle società sportive con finalità di autofinanziamento.

Il programma di Nardi prosegue con l’indizione di un nuovo bando per licenze di Ncc e regolarizzazioni di quelle esistenti e con il completamento del project  financing  per la realizzazione della piscina comunale, rivisitazione del progetto esistente della cittadella dello sport da realizzare nella zona di San Martino.

Cancellato il rettilineo ciclabile, Nardi può permettersi il lusso anche di collocare la stazione dei Carabinieri presso la struttura dell’ ex villa Adrover sita in Viale Circe, funzionale per il controllo selettivo da parte delle forze dell’ ordine del territorio e deterrente per atti illegali e di violenza con ripristino dell’ orario liberalizzato di apertura e chiusura dei locali. E a proposito di sicurezza il dottore punta ad una nuova dotazione organica con più agenti di polizia locale da reperire con bando di concorso. La revisione totale del piano di viabilità cittadina con collaborazione di tutte le associazioni di rappresentanza dei vari settori economici e civili, Nardi ce l’ha già in mente, come la realizzazione di parcheggi attrezzati con pagamento di tariffa adeguata per camper e roulotte per la decongestione della zona portuale. Le navi da crociera, suggerite dal senatore di Fondi, Nardi le rispedisce al mittente. Il suo programma prevede  la realizzazione del nuovo porto di Terracina integrando l’ attività di pesca con quella turistico sportiva.

Pensa alle reali esigenze dei cittadini quando sottoscrive nel programma la conferenza di servizio con una società di fornitura gas per realizzazione rete nelle zone non ancora raggiunte dalla fornitura diretta e la riduzione invernale delle zone di parcheggio a pagamento. Pensa che in un periodo di crisi anche il settore del commercio vada sostenuto e allora organizza la rivisitazione del regolamento di occupazione di suolo pubblico per somministrazione con riduzione o esenzione del pagamento mediante assunzione di nuovo personale; regolamentazione per il montaggio delle pedane e strutture con rispetto di distanze di sicurezza, criteri standard estetici e di basso impatto ambientale delle strutture da istallare.

Nella stesura del programma Nardi sorvola sul capitolo dei servizi sociali. Sembra una dimenticanza, ma in realtà trattandosi di un capitolo importantissimo, nel quale da sindaco si è già confrontato, sottintende la sua strategia.