Alessandro Di Tommaso, candidato sindaco di Terracina per il Pd e Terracina 2026, contesta la messa in vendita dell’ex mercato Arene, riattivata attraverso nuovo avviso pubblico per l’alienazione del bene di proprietà dell’ente municipale.
Una scelta politicamente inopportuna
“La delibera del commissario straordinario del Comune di Terracina, relativa al bando pubblico per la vendita dell’ex mercato di via Di Florio – afferma – è per me una scelta politicamente inopportuna poiché il recupero dell’immobile e il progetto noto come ‘Casa della cultura’ rappresentano il punto cardine della mia proposta di restyling del quartiere Arene. Ritengo infatti che le sole ragioni economiche, alla base dell’iniziativa del commissario Ocello, non siano compatibili con le aspettative dell’intero quartiere a cui la nuova amministrazione dovrà dare risposte”.
Il quartiere Arene
“Realizzato ad inizi anni Sessanta – spiega Di Tommaso -, il quartiere Arene di Terracina si presenta oggi con una serie di contraddizioni. Da un lato l’edilizia disordinata, frutto di interessi speculativi del passato che hanno compromesso le capacità di sviluppo e crescita di molte attività, e dall’altro i segni di uno sperato cambiamento che, attraverso l’insediamento di plessi scolastici e della biblioteca comunale, hanno trasformato il quartiere in un luogo naturalmente vocato alla formazione dei giovani. Ecco, ritengo che questa seconda caratteristica debba essere maggiormente coltivata dalla prossima amministrazione comunale”.
La Casa della Cultura al centro di un ambito territoriale sano e vivibile
La novità dell’atto del commissario Ocello, sebbene sgradito al candidato come all’associazione Amo Terracina che sull’argomento oggi si è appellata al Prefetto di Latina e al Presidente della Repubblica, dà la possibilità allo stesso Di Tommaso di spiegare il suo progetto di riqualificazione del quartiere: “La mia proposta – dice – è quella di sostenere la realizzazione, all’interno dell’ex mercato coperto, della Casa della cultura, intesa come centro polivalente che possa ospitare al suo interno, oltre alla nuova sede della biblioteca, sale per la produzione di musica, di pittura, di teatro, spazi per le innovazioni tecnologiche e ambienti da destinare all’incontro. Va da sé che imprescindibile, ai fini della realizzazione di questo progetto, è l’inserimento dell’immobile dell’ex mercato, attualmente messo in vendita, tra i beni inalienabili del Comune e il suo cambio di destinazione d’uso. Dico ‘no’ ad un altro centro commerciale: il quartiere Arene ha bisogno di un proprio ambito territoriale in cui la chiesa e il palazzo si fondono in un ambiente unico e sano, con spazi verdi e possibilità di parcheggio”.
Previsti parcheggi, aree verdi e adeguamento della rete fognaria
Unitamente alla realizzazione della Casa della cultura, Di Tommaso ritiene necessari per le Arene “il recupero delle aree verdi esistenti e la valorizzazione dei lotti interclusi da destinare ad aree parcheggio o spazi per l’attività sportiva all’area aperta”. “Interventi – conclude – che dovranno viaggiare in parallelo alle opere necessarie per dare soluzione all’annoso problema degli allegamenti con l’adeguamento della rete fognaria”.