Mentre giovedì il Gip del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, deciderà sull’entità della misura cautelare, sulla testa del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Enrico Tiero pende l’ipotesi del reato di corruzione. E’ quanto emerso dai primi dettagli trapelati dall’inchiesta avviata dalla Procura di Latina e condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e dal Nucleo Pef Guardia di Finanza, che avrebbe acceso i riflettori su cinque episodi in particolare, in cui il noto esponente di FDI di Latina avrebbe utilizzato il suo peso politico (ricopre in Regione la carica di presidente della commissione Sviluppo economico e attività produttive) per ottenere posti di lavoro per persone a lui vicine (tra cui uno per sua figlia assunta all’Icot) e iscrizioni al partito, in cambio di alcune agevolazioni in favore di aziende, i cui titolari sono finiti sotto inchiesta. I fatti su cui si sono concentrati gli inquirenti riguarderebbero il 2023 ed il 2024.
Insieme a Tiero, sono in totale sette le persone nella lista degli indagati: Fabrizio Ghera, assessore regionale ai Rifiuti, Roberto Ciceroni, direttore amministrativo dell’Icot, Maurizio Marasca, imprenditore e gestore del Conad a Latina, Leonardo Valle, consulente aziendale, Francesco Traversa del Gruppo Cosmari che si occupa di trattamento dei rifiuti, e Leonardo Morabito.
Lo stesso Tiero spiega la sua posizione con una lunga nota affidata alla stampa: “Dopo due anni serrati di indagini a mio carico, con telecamere, microfoni, trojan, intercettazioni e pedinamenti, è emerso che avrei asservito la mia funzione di consigliere in favore di 4/5 giovani di Latina. Sarei colpevole di aver segnalato a dei privati i nominativi di alcuni giovani, donne e padri di famiglia in difficoltà, affinché potessero svolgere – laddove possibile e utile agli imprenditori – delle umili attività lavorative, ovviamente senza ricevere mai nulla in cambio. Ho sbagliato? Non lo so, non ho competenze giuridiche, se l’ho fatto pagherò come è giusto che sia. Sono stato sempre e solo con le persone, a cominciare dagli ultimi, che da ieri mi inondano di vicinanza e mi rincuorano in questo momento per me così amaro. Sono certamente turbato per quanto mi sta accadendo, a tratti incredulo, ma pur confidando pienamente nella mia correttezza e nell’esito positivo degli accertamenti, ritengo doveroso, per rispetto delle istituzioni, del partito e dei cittadini che rappresentiamo, autosospendermi da ogni incarico all’interno di Fratelli d’Italia. La cosa che mi ha più ferito è il coinvolgimento di mia figlia. L’avrei favorita facendola assumere presso una struttura ospedaliera di Latina dopo la mia elezione come consigliere regionale, avvenuta nel 2023. Ebbene mia figlia lavora presso questo centro dal 2021, ricevendo i complimenti ogni giorno per il suo impegno”.









