Traffico illecito di rifiuti, proprietari dei terreni pagati per sversare il compost

compost

A dimostrare che il compost non era di qualità, ma andava ad inquinare i terreni sui quali veniva sversato, il fatto che non erano i proprietari dei campi a pagare la Sep di Pontinia, ma il contrario.

Questo emerge leggendo le carte dell’inchiesta Smokin’ fields, che questa mattina ha portato al sequestro di quattro società. Oltre alla Sep, la Sogerit che si trova sempre in località Mazzocchio, la Demetra e l’Adrastea di Roma, per traffico illecito di rifiuti.

Secondo i pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Roma i proprietari della Sep, Vittorio e Alessio Ugolini, che compaiono tra i 23 indagati, “pur di svuotare il più possibile dal loro impianto il maggior quantitativo possibile di compost accettavano di stipulare contratti di locazione  nel quale sono loro a dover remunerare il destinatario della cessione”.

In un caso la Sep avrebbe pagato 5mila euro per sversare il prodotto in uscita dall’azienda. Nell’atto di concessione sarebbe stato specificato addirittura il motivo del pagamento: “a titolo di risarcimento del danno patito poiché, a seguito dello spandimento e del successivo interramento sul terreno andrà totalmente perduta la coltivazione in atto”.

Altri proprietari di terreno avrebbero invece chiesto 500 euro ad ettaro, “segno evidente – dicono sempre gli inquirenti – di una gestione che capovolge la natura stessa del compost, ovverosia di un prodotto che dovrebbe migliorare la qualità del terreno”.