Nuova ordinanza di custodia cautelare per Patrizio Forniti, 53 anni, considerato il vertice di un’organizzazione mafiosa dedita al traffico di droga. Già ricercato dall’operazione “Assedio” ad Aprilia, è ora coinvolto in un’indagine della DDA di Brescia, che ha smantellato due gruppi criminali operanti a livello internazionale.
Un’inchiesta su larga scala
L’operazione “Twist Lock” ha portato a 45 arresti e 87 indagati. Tra questi, Matteo Aitoro, 24 anni, genero di Forniti, ai domiciliari. Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dallo SCO, hanno svelato un traffico di oltre due tonnellate di cocaina, 1.500 kg di hashish e 700 kg di marijuana. Due organizzazioni criminali operavano nel settore, una in provincia di Brescia, l’altra legata alla ‘Ndrangheta di San Luca. Entrambe usavano comunicazioni criptate e disponevano di armi.
Le rotte del traffico
Il primo gruppo importava cocaina dalla Colombia tramite il “Clan del Golfo”, mentre l’hashish arrivava dal Marocco via Spagna. La droga, marchiata con loghi come “888”, “Cartier” e un’icona di zampa, veniva distribuita in tutta Italia. A Gussago (Franciacorta), il secondo gruppo gestiva un centro di stoccaggio. Gli investigatori hanno scoperto anche una raffineria clandestina in Calabria, con tecnici colombiani specializzati nel taglio della cocaina.
Le ricerche
Forniti resta latitante, forse nascosto in Nord Africa o Spagna. L’inchiesta ha coinvolto anche figure della politica locale, evidenziando l’infiltrazione mafiosa nell’economia del territorio. Con “Twist Lock”, gli inquirenti puntano a smantellare definitivamente la rete criminale.









