Tragici precedenti di donne uccise a Cisterna, il cordoglio del sindaco

“Una comunità sconvolta dall’ennesima tragedia che ha visto vittime due donne, una madre e una figlia, per mano di un uomo violento. Tutta la nostra comunità si stringe intorno al dolore lacerante dei familiari”. E’ il messaggio di cordoglio del sindaco Valentino Mantini per il duplice omicidio avvenuto quest’oggi a Cisterna. E’ accorso in via Monti Lepini, per manifestare la vicinanza della comunità che rappresenta, troppe volte scossa del recente passato da efferati delitti in cui hanno trovato la morte delle donne.

Il 10 luglio 2019, sempre nel quartiere San Valentino, in via Palmarola Fabio Trabacchin uccise con un martello la moglie Elisa Ciotti, 35 anni,  durante una lite a casa. Si consegnò ai carabinieri dopo avere vagato in stato confusionale nelle campagne. Sta scontando una pena di 20 anni di carcere, ridotta in Appello dopo i 24 inflitti dalla Corte d’Assise.

A Le Castella il 28 febbraio 2018 il carabinieri Luigi Capasso uccise le figlie Martina di 9 anni e Alessia di 13, poi si tolse la vita. Ferita, ma sopravvissuta alla strage la moglie Antonietta Gargiulo.

Lo stesso anno, nella notte tra il 18 e il 19 ottobre, Desirée Mariottini, la 16enne originaria di Cisterna di Latina, abusata da un gruppo di africani in un immobile abbandonato di via dei Lucani nel quartiere San Lorenzo a Roma, fu lasciata morire dopo una lenta agonia in una notte letale, mix di violenza e droghe.

I responsabili sono tutti stati condannati all’ergastolo.

Quattro donne e due bambine uccise in sei anni. Troppo per una comunità in espansione, ma a misura d’uomo come quella di Cisterna di Latina, dove ci si conosce un po’ tutti. E in tanti ieri si sono precipitati in via dei Monti Lepini, increduli, sperando che non fosse vero.