A Latina torna alta l’attenzione sull’ondata di truffe agli anziani. L’ultimo episodio, avvenuto nella zona di via Isonzo, ha visto una donna di 85 anni raggirata con la classica messa in scena della finta chiamata dei Carabinieri: convinta che il figlio fosse coinvolto in un grave incidente, ha consegnato a sconosciuti oltre 100mila euro tra contanti e gioielli.
Dalle indagini dei Carabinieri di Genova e Napoli è emersa l’esistenza di un’organizzazione ben strutturata con base nel capoluogo campano, responsabile di chiamate seriali in tutta Italia. Gli investigatori parlano di veri e propri “bombardamenti telefonici” con decine di tentativi di frode al giorno, in particolare nel Lazio, dove sono stati contattati centinaia di potenziali bersagli.
Tra gli indagati per la truffa di Latina figurano quattro persone, tutte originarie di Napoli, accusate di far parte di una rete che pianificava i raggiri, organizzava i viaggi dei falsi incaricati e gestiva il ricavato delle truffe. Le ordinanze di custodia cautelare emesse nell’ambito dell’inchiesta, in totale 21, hanno permesso di smantellare il call center criminale responsabile di numerosi episodi in varie regioni.
L’Arma invita i cittadini, in particolare gli anziani, a non fidarsi di telefonate sospette e a contattare subito le forze dell’ordine in caso di richieste di denaro legate a presunti incidenti o indagini familiari.









