Turismo: pronti per la stagione estiva? I Dati di Assoturismo fanno ben sperare. Previsti il 51% di turisti stranieri.

Economia & imprese 

Rubrica settimanale 

A cura di Ivan Simeone

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ll turismo si conferma, ancora una volta, uno dei principali motori dell’economia italiana. Lo certifica l’ultima indagine del CST – Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo, che rileva un trend positivo in tutto il Paese, con una stagione estiva partita già con ottimi segnali in occasione del ponte del 2 giugno. Le mete preferite dai turisti restano le Città d’Arte e le località balneari. E in questo scenario la nostra provincia di Latina ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo da protagonista, grazie a un mare pulito, spiagge di qualità e un entroterra ricco di storia e bellezze naturali.

La domanda turistica premia mare e città d’arte.

Secondo l’indagine Assoturismo, la domanda turistica si concentra soprattutto sulle mete marine in crescita del +1,1%. Le città d’arte seguono con un +1%, mentre laghi (+0,7%) e aree collinari e rurali (+0,6%) crescono più lentamente ma beneficiano di una maggiore diversificazione dell’offerta e di una progressiva destagionalizzazione.

Le aree con le performance migliori sono Sud e Isole (+1,4%) e Nord-Ovest (+1,3%). Il Centro si ferma a +0,2%, penalizzato da un calo della domanda interna. A crescere, invece, è la domanda internazionale, con un boom al Sud (+3,1%).

Particolarmente interessante il dato sulle destinazioni religiose, in aumento nonostante l’avvio sottotono del Giubileo 2025. Un segmento che, secondo gli esperti, potrebbe espandersi ulteriormente nei prossimi mesi. Un ragionamento bisognerebbe avviarlo anche a livello territoriale, pur “in zona cesarini”.

La nostra provincia pontina e Latina in particolare, potrebbe trarre enormi vantaggi da questi trend, puntando su alcuni asset fondamentali: turismo religioso, percorsi enogastronomici, colline storiche, mare e spiagge incontaminate. Forse a livello locale paghiamo la mancanza di una vera e propria regia unitaria. Troppe le realtà che si muovono in ordine sparso, senza una rete condivisa. Sul litorale di Latina dobbiamo puntare ad una “rete condivisa” tra gli operatori turistici. Si lavora giustamente sul presente ma bisogna lavorare anche ad una programmazione e ad una Visione di lungo termine.

Sorpasso delle presenze straniere

A livello nazionale, per la prima volta, le presenze straniere dovrebbero superare quelle italiane: 107,6 milioni contro 103,6 milioni, con una crescita rispettiva del +1,5% e +0,5%. La quota estera raggiunge così il 51% del totale. In aumento i flussi da Germania, Francia, Svizzera, Belgio, Olanda, Austria, Polonia e Spagna. In calo, invece, quelli da Australia e Cina, mentre la domanda statunitense mostra segnali di rallentamento.

In questo contesto, il comparto alberghiero mostra segnali di ripresa. Le previsioni indicano un incremento del +1,4% nelle presenze estive, grazie soprattutto alla crescita della clientela straniera (+2,2%) e italiana (+0,7%).

Il nostro Territorio pontino

La Regione Lazio sta lavorando molto bene sul nuovo “Piano Turistico Triennale 2025-2027”, ma a Latina resta aperta la questione del litorale. L’Amministrazione comunale ha avviato interventi per la regolamentazione delle attività estive, la creazione di aree di sosta, l’introduzione di navette e la predisposizione di spazi accessibili per persone con disabilità, ma paga anni di immobilismo; un immobilismo che viene da molto lontano. Tutti questi sono segnali positivi, ma insufficienti se non inseriti in una strategia di riqualificazione complessiva dell’area costiera. Il Lido di Latina – oggi Bandiera Blu – ha potenzialità enormi, ma serve un vero piano di sviluppo condiviso, per renderlo competitivo con le principali mete turistiche italiane. 

Il monito di Assoturismo: «Investire nella qualità»

A ricordarlo è anche il presidente nazionale di Assoturismo, Vittorio Messina:

«I dati confermano la resilienza del turismo italiano, capace di crescere anche in un contesto complesso. Il sorpasso delle presenze straniere è un segnale importante, che conferma l’attrattività internazionale dell’Italia, ma anche l’urgenza di rafforzare il nostro posizionamento nel mercato globale.»

Messina sottolinea la necessità di un investimento costante nella qualità dell’offerta, nell’accoglienza, nei servizi e nella promozione del territorio. Un impegno che riguarda l’intero Paese, ma che vale in modo particolare per un territorio ricco e ancora inespresso come quello pontino.