Urbanistica a Latina, commissione “sparita” dopo la gaffe di Buttarelli

Gianfranco Buttarelli
Raimondo Tiero
Raimondo Tiero

Altro colpo di scena nell’urbanistica di Latina. La commissione convocata per domani, 20 settembre, con all’ordine del giorno il regolamento concernente la determinazione del maggior valore immobiliare generato da interventi di costruzione da assoggettare al contributo straordinario (la delibera copiata da Roma come denunciato dal consigliere Andrea Marchiella) sarebbe stata annullata. All’albo pretorio non c’è traccia né di annullamento né di rinvio, ma il consigliere Raimondo Tiero (componente della commissione urbanistica) ne avrebbe avuto notizia verbale dalla segreteria motivando un rinvio a data da destinarsi, probabilmente giovedì della prossima settimana, per dare priorità al piano triennale delle opere pubbliche. La commissione “scomparsa” dal calendario delle attività consiliari era stata convocata per discutere oltre delle “varianti a pagamento” anche della riorganizzazione dell’ufficio condono. Ma tant’è.

Andrea Marchiella
Andrea Marchiella

Intanto si cerca di capire la novità che l’amministrazione Coletta intende proporre con la bozza di delibera “copiata” dal Comune Roma. Si tratta di un atto obbligatorio – come si legge nella bozza messa a disposizione dei componenti della commissione urbanistica – scaturito dal decreto Sblocca Italia che prevede degli oneri aggiuntivi straordinari per cambi di destinazione d’uso. I criteri per la determinazione di questi oneri, in base alla normativa, competono alle Regioni; in assenza o in attesa della regolamentazione da parte della Regione spetta ai Consigli comunali definirli. Nella bozza di delibera proposta alla commissione da parte dell’assessore all’urbanistica Gianfranco Buttarelli, l’onere aggiuntivo per cambi di  destinazione d’uso va dal 60 al 66% del valore dell’immobile. Al di là della critica per la delibera copiata, Marchiella “contesta le percentuali prescelte perché pensate per la capitale e non per il capoluogo pontino che conta poco più di 120mila abitanti e in cui l’economia è diversa da quella metropolitana per non parlare poi della diversità del valore degli immobili”. “L’onere straordinario colpisce direttamente i cittadini – aggiunge Marchiella – e per questa ragione che non possiamo considerare un intervento edilizio a Borgo Le Ferriere al pari di un intervento edilizio all’Eur”.