Vertenza Corden Pharma, accordo difficile. CONFAIL: “Ai nostri politici non importa”

E’ la vigilia di un nuovo tavolo della vertenza Corden Pharma, azienda farmaceutica di Sermoneta, che considera in esubero ben 66 lavoratori a rischio licenziamento, ma regna incertezza generale sui 360 dipendenti. In vista di domani, la CONFAIL in una nota parla di sicuro mancato accordo, per cui: “Si aprirà la successiva fase amministrativa presso la Regione Lazio, dove ribadiremo la necessità di prolungare la Cassa Integrazione che riguarderà i 66 lavoratori considerati in esubero dall’azienda e il futuro dei 360 dipendenti per la salvaguardia del sito aziendale, anche in considerazione della difficile congiuntura della fase energetica che è motivo di forte preoccupazione. A parlare è il pontino Gianni Chiarato, Segretario Nazionale delle sigle sindacali F.A.I.L.C. – CONF.A.I.L, il quale poi non lesina frecciate agli amministratori locali, chiamando in primis in causa il primo cittadino del capoluogo di provincia.

Per i politici di questo territorio la vita, il presente, il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici di questa storica azienda non ha alcuna importanza, non rappresenta un valore da difendere e sostenere. Il destino di queste famiglie non è una loro priorità e neanche un interesse specifico. Nessuno dei rappresentanti politici che si sono fregiati del nome dell’azienda e di chi ci sta ancora lavorando ha mosso un dito per fare in modo che alle parole seguissero i fatti. A cominciare dal sindaco di Latina Damiano Coletta il quale ha scomodato il ministro Orlando che si è prestato ad una sterile e stucchevole passerella con la promessa che tutto si sarebbe sistemato . Purtroppo da allora si susseguono solo sconfitte per chi del proprio lavoro ci vive senza altra alternativa.
Le responsabilità sono anche di senatori e senatrici, deputati della camera e del parlamento europeo, consiglieri regionali eletti in questo territorio con i voti di queste famiglie.
Noi di Conf.a.i.l. non ci arrendiamo, abbiamo dato la nostra parola e continuiamo anche da soli ad assolvere il compito che uomini e donne della Corden Pharma ci hanno affidato ovvero il compito di difendere la loro posizione. Cosa che stiamo facendo tra esposizioni alla Presidenza del Senato della Repubblica e l’auspicio della costituzione di un nuovo tavolo con il Prefetto per sensibilizzare e ricercare soluzioni a questa vertenza molto complicata“.