Seconda trasferta consecutiva per il Cisterna Volley, che domani (mercoledì, ore 20.30) farà visita alla Rana Verona appena quattro giorni dopo il ko di Perugia. Il tempo di scrollarsi di dosso la sconfitta con i Campioni d’Europa e rialzare subito lo sguardo verso una nuova sfida dall’altissimo coefficiente di difficoltà.
La formazione scaligera, reduce dal successo esterno nel derby contro Padova (1-3), è la squadra che più ha impressionato in questa prima parte di stagione. La gara dell’ottavo turno, durata quasi due ore, ha visto un Keita travolgente: 28 punti complessivi, di cui 23 in attacco. Verona oggi è seconda a quota 20 punti, tre in meno di Perugia ma con due partite in meno rispetto ai Block Devils. Un dato che racconta bene la forza dei veneti, costruiti per restare stabilmente in vetta e guidati da un tecnico di caratura assoluta: Fabio Soli, ex Trento, uno che nel suo biennio in gialloblù ha messo in bacheca uno Scudetto e una Champions League.
In casa Cisterna, la parola d’ordine non cambia rispetto alla sfida di domenica: dare tutto, provando a giocare la miglior pallavolo possibile e sfruttare ogni spiraglio che Verona, forse, concederà. La classifica resta corta: i biancoblu sono decimi, +2 su Monza, -2 da Padova che occupa la nona posizione.
Coach Daniele Morato analizza così la vigilia: “Con Verona ci aspettiamo una partita molto simile a quella di Perugia sul piano tecnico e tattico. Dovremo fare di tutto affinché il risultato sia diverso. Verona, come Perugia, ha un cambio palla stellare e una fase break di livello altissimo. Servirà coraggio, aggressività e concentrazione massima. Abbiamo avuto pochissimo tempo per prepararla, ma vale anche per loro: la SuperLega è questa, e bisogna farsi trovare pronti sempre. Molto dipenderà dalla nostra capacità di arginare il loro cambio palla. Mentalmente stiamo bene: la buona prova di Perugia, nonostante il risultato, ci ha dato conferme. Il percorso continua, il gruppo lavora con attenzione e crede nell’obiettivo”.
A dirigere Verona–Cisterna saranno Luca Saltalippi e Denis Serafin.









