La ASL di Latina ha reso noto di aver prontamente attivato tutte le misure necessarie a fronte dei recenti casi di infezione da West Nile Virus (WNV) registrati nella provincia. L’azienda sanitaria ha messo in campo una robusta e rapida risposta organizzativa per tutelare la salute pubblica e contenere il rischio di diffusione del virus.
È stata istituita una task force multidisciplinare, coordinata dalla Direzione generale, composta da specialisti coinvolti nella gestione, prevenzione e sorveglianza del virus. L’obiettivo primario è la definizione di percorsi operativi condivisi che garantiscano un intervento coordinato e continuativo sull’intero territorio provinciale.
Particolare attenzione è stata data al raccordo tra il Dipartimento di Prevenzione, l’UOC Igiene Pubblica, i Comuni della provincia, il Consorzio di Bonifica e le autorità locali. Questa collaborazione ha permesso di attuare numerose attività, tra cui:
Indagini epidemiologiche approfondite per ogni caso sospetto o confermato, con analisi sintomatologica e identificazione dei luoghi di possibile contagio;
Alimentazione dei flussi di sorveglianza ministeriali;
Sopralluoghi congiunti tra servizi igiene, sanità pubblica e veterinaria, con il supporto dall’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana;
Invio di informative ai Sindaci per programmare tempestivi interventi di bonifica ambientale e disinfestazione;
Diffusione di circolari informative rivolte a medici e veterinari, tramite Ordini professionali, per ottimizzare la gestione clinica e i percorsi diagnostici;
Attivazione di un punto prelievi territoriale per analisi diagnostiche sui casi sospetti in gestione domiciliare.
Parallelamente, è in fase di attivazione un tavolo tecnico operativo che riunirà tutti gli attori istituzionali e sanitari locali, con l’obiettivo di pianificare interventi integrati di prevenzione, controllo e informazione. Fondamentale il ruolo della Regione Lazio, che ha tempestivamente coordinato le azioni a livello sovra-provinciale.
La Regione ha istituito una cabina di regia dedicata, incaricata di sovrintendere e indirizzare le iniziative, in particolare:
Disinfestazioni nei Comuni interessati;
Interventi straordinari negli allevamenti colpiti;
Misure mirate nelle aree vicine a eventuali focolai.
Inoltre, è stata promossa una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini per informare correttamente sulla reale pericolosità del virus e sulle precauzioni da adottare per prevenire l’esposizione.
Nell’ambito delle attività regionali e con il supporto dell’INMI “Spallanzani”, oggi 22 luglio si terrà un incontro formativo rivolto a tutti i professionisti sanitari della provincia, dagli operatori ospedalieri e territoriali ASL fino a medici di medicina generale e pediatri, per rafforzare la rete di sorveglianza clinica e aggiornare le modalità di gestione dei casi.
Per i prossimi giorni, sono previsti ulteriori incontri tra il Dipartimento di Prevenzione, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino (22 luglio) e gli uffici comunali competenti (23 luglio).
Sul fronte clinico, si registrano quattro pazienti con diagnosi accertata di West Nile neuroinvasiva, ricoverati la scorsa settimana, che presentano un netto miglioramento e condizioni generali discrete. Rimane in gravi condizioni ma stabile un paziente di 86 anni con importanti comorbidità. Un altro paziente, con diagnosi confermata, è ricoverato in terapia intensiva e necessita di supporto ventilatorio assistito.
La ASL di Latina continuerà a monitorare con attenzione l’evoluzione della situazione, mantenendo attivi i canali di comunicazione e cooperazione interistituzionale, confermando il proprio impegno per la tutela della salute pubblica.









