Zero ripascimento a Latina, FdI: le opportunità finanziarie c’erano

Le mareggiate di questi giorni riscoprono la fragilità del litorale di Latina e gli interventi di ripascimento non ancora eseguiti nonostante concrete opportunità finanziarie. E’ quanto sostiene Rita Schievano del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia con delega alla Marina.

L’esponente politico, da sempre attivista del lungomare, ha seguito nei mesi scorsi le commissioni consiliari riguardanti il Pua, la destagionalizzazione e il ripascimento. Oggi fa un bilancio, bocciando senza possibilità di appello l’amministrazione comunale ed in particolare l’assessore all’ambiente Roberto Lessio.

“Siamo alla quarta stagione estiva per quest’amministrazione comunale, che ha di fatto lanciato solo proclami senza aver eseguito neanche il minimo intervento sul fronte dell’erosione costiera, che con l’ultima mareggiata di queste ore mette ancora per una volta, in enorme difficoltà il comparto turistico del nostro litorale”, attacca.

Schievano riferisce che il 26 marzo 2016 la Regione Lazio ha chiesto all’ufficio Demanio del Comune di Latina di comunicare entro sette giorni eventuali interventi necessari per il lungomare di Latina, da eseguirsi entro il 15 giugno 2019, vista la Dgr 74/2019 “Programma generale per la difesa e ricostruzione dei litorali”.

 “E’ volontà della Regione – Schievano riporta le premesse dell’atto regionale – di assicurare una immediata risposta ai danni indotti dalle avversità atmosferiche, avviando gli interventi ritenuti urgenti al fine di consentire alle realtà economiche costiere di riprendere celermente le proprie attività.”

Dunque il primo affondo dell’esponente di Fratelli d’Italia: “Nulla si è fatto però, e la giustificazione data dall’assessore Lessio sta nel fatto che i fondi finanziati sono stati erogati tardivamente per una misura pari al 20% di quanto riconosciuto, ovvero 38.332,60 euro per un importo totale di 191.663 euro. Questi fondi appartengono ad una misura d’emergenza per cui la Regione Lazio ha stanziato un totale di 2.500.000 euro per l’intera costa laziale”.

Schievano afferma che l’intervento prevedeva un ripascimento per 20.000 metri cubi di sabbia, “poca cosa rispetto alle effettive necessità del lungomare, ma sarebbero servite ad evitare che le mareggiate estive (come quella di ieri creassero ulteriori difficoltà agli operatori balneari)”.

“Le informazione relazionate dall’assessore all’ambiente, durante la commissione ambiente, ai consiglieri presenti sono state un minestrone di più interventi poco chiare e poco circostanziate – afferma -; in pochi sono a conoscenza che i fondi stanziati dalla Regione Lazio sul tema di difesa della costa sono diversi”.

A questo punto la delegata alla Marina di Fratelli d’Italia cita le diverse tipologie di fondi e le relative somme.

“Per quanto riguarda il protocollo Latina – Sabaudia lo stanziamento prevede 1.100.000 euro da dividersi tra i due comuni e riguarda il dragaggio dei canali. Protocollo che ancora oggi rimane solo sulla carta. C’è inoltre un altro considerevole importo previsto, che impegna 5.500.000 euro (parte di 15.000.000 di euro stanziati) per il completamento delle opere di difesa costiera (ovvero per il completamento dei pennelli rigidi), malgrado l’assessore voglia far credere che preveda il posizionamento del tecnoreef. L’intervento per il progetto del tecnoreef, tanto caro all’assessore, il cui progetto è stato ‘donato al Comune di Latina da parte dei balneari di Sabaudia e dalla Confcommercio, ma che non ha trovato riscontro da parte dei balneari di Latina, ‘si colloca infatti su altri fondi che appartengono ai progetti feamp 2014/2020: fondi europei disposti quale misura di sostegno per il settore ittico; il tecnoreef infatti viene utilizzato per il ripopolamento ittico e non quale misura di contrasto all’erosione. Latina non ha porti e il comparto ittico è ancora in cerca di alaggi e punti di ormeggio, in questo comune”.

Per Schievano, quindi, “non resta che constatare con infinita amarezza, che malgrado esistano ad oggi concrete opportunità anche finanziarie per tutelare il territorio costiero, queste non vengano utilizzate dall’amministrazione comunale, il cui assessore ha riferito che sposterà l’intervento di ripascimento (per  191.663 euro ) al mese di settembre 2019; quando per tale data l’utilità non sarà per nessuno degli operatori, né tantomeno funzionale alla tutela costiera, sarà sufficiente una sola mareggiata a portar via tutta la sabbia”.

“Trattandosi di soldi pubblici, e considerate le esigue risorse, sarebbe opportuno non gettarli a mare in questo modo”, conclude.