Terracina, chiusura ortopedia: “Disattesi protocollo operativo e atto aziendale”

L'ospedale di Terracina

Riunione urgente del comitato in difesa dell’ospedale di Terracina, mercoledì 9 dicembre presso la sede dell’Avis al Fiorini stesso. All’ordine del giorno lo stato di attuazione del nuovo atto aziendale, la carenza di medici nel reparto di ortopedia, l’assunzione del primario di chirurgia e le iniziative prese e da intraprendere alla luce delle nuove emergenze. Tra queste la chiusura del reparto ortopedia.

“Brutte notizie per l’utenza dell’Ortopedia dell’ospedale ‘Alfredo Fiorini’ di Terracina – recita un comunicato stampa diffuso questa sera dal comitato, confermando l’allarme dei giorni scorsi -, con una nota del primario di ortopedia Unità operativa complessa di Formia, Benedetto Di Giorgio, e del Direttore Dipartimento Presidio ospedaliero Sud, Giovanni Baiano, si è deciso di trasferire l’attività di emergenza Traumatologica a Formia e Latina, togliendo, oltretutto, la reperibilità ai medici di ortopedia all’ospedale di Terracina nei casi di emergenza”.

La questione nei giorni scorsi aveva allertato tutte le forze politiche della città e diverse associazioni cittadine senza trovare risposte da parte della direzione della Asl pontina.

“Con tale disposizione del 3 dicembre scorso i sopraelencati dirigenti – attacca il comitato -, hanno disatteso il Protocollo Operativo Intra Area per il Trauma Grave e Neurotrauma e l’atto aziendale approvato dalla regione Lazio che individua l’Ospedale Fiorini, (PST) come Formia, i PST ( Presidi di Pronto Soccorso per Traumi), Identificandoli in settori strategici ed in numero adeguato in funzione della tipologia del territorio e dell’ adeguatezza dei trasporti… Tale errata disposizione dei due dirigenti, ma anche per la già precaria carenza di medici, ha costretto già da circa una settimana, il comitato in difesa dell’ospedale di Terracina a scrivere ai vertici dell’azienda Asl Latina chiedendogli di prendere i necessari provvedimenti… Purtroppo, il comitato, non solo, a tutt’oggi, non è stato convocato, ma la direzione della Asl è rimasta indifferente, probabilmente per aver condiviso, di fatto, le su richiamate disposizioni di Di Giorgio e Baiano che creano, di fatto, le condizioni, della chiusura del reparto di ortopedia e per la ristrettezza di funzioni e per la mancanza di personale medico specialistico che possa dare risposte e prestazioni sanitarie adeguate alle esigenze del territorio di riferimento della struttura ospedaliera terracinese”.

I rappresentanti del comitato ora hanno avuto garanzia dal direttore generale che a breve saranno convocati per affrontare il problema dell’ortopedia, del primario della chirurgia, dell’osservazione breve intensiva e per gli altri problemi da risolvere nell’ospedale di Terracina.
“Dall’incontro – conclude il comitato – dipenderà se investire o meno la Cabina di Regia, il Dipartimento regionale e dell’Ufficio del commissario della Regione Lazio, per risolvere i gravissimi problemi del reparto di ortopedia e le nefaste ricadute che potrebbero derivare dalla sua futura chiusura per tutto il territorio del Presidio che, privato di questo importante servizio di assistenza sanitaria, porterebbero al sopraffollamento degli Ospedali di Latina e di Formia, invitando le stesse autorità regionali, se non ancora avvenuto, ad autorizzare in tempi brevi la pubblicazione di un apposito bando atto a reperire ortopedici.

Ma la questione ancora più rilevante è che con questo atto potrebbe avviarsi una operazione di spoliazione del servizio sanitario territoriale e la dequalificazione dell’ospedale di Terracina”.