Il riordino scolastico in vista del prossimo anno sancito dalla delibera della Provincia di Latina resa nota nei giorni scorsi, ha fatto degli scontenti; o meglio degli indignati visto che i docenti e il collegio d’istituto dell’IC San Tommaso d’Acquino proprio con la parola “Indignazione” qualificano il proprio risentimento nei confronti del provvedimento comunicato da via Costa. In una lettera aperta affondano: “Indignazione!!
Questa la parola che tutti gli operatori dell’Istituto Comprensivo San Tommaso d’Aquino sentono di comunicare in seguito alla delibera approvata dalla Provincia di Latina per la riorganizzazione della rete scolastica per l’anno 2016/2017 per il Comune di Priverno. Si propone di istituire una seconda scuola media aggregata all’Istituto Comprensivo numero 1, Priverno-Prossedi, nello stesso territorio, in via San Lorenzo, in cui è collocato a breve distanza il plesso della scuola secondaria di primo grado di Montanino facente parte del già esistente I. C. ‘’ San Tommaso d’Aquino’’. Che necessità ci sarebbe di costituire una seconda scuola media vista la presenza di due plessi di scuola di primo grado annesse all’I.C. ‘’San Tommaso d’Aquino’’ già ben collocato sul territorio? Non c’è che dire: Una ‘’mossa’’ a ‘’ scacco matto’’ improvvisa e inavveduta da parte dell’IC n° 1 di Priverno ai danni dell’IC San Tommaso d’Aquino, senza consultazione delle parti interessate, né di uno studio attento del
territorio, come si sarebbe dovuto fare, ottenuta probabilmente grazie alla scarsa oculatezza di chi, forse, non ha interesse a guardare alla lunga ciò che potrà accadere. Addirittura senza delibere degli Organi Collegiali ! La proposta è a discapito soprattutto della qualità e dell’offerta formativa, perché solo chi non conosce la realtà e i meccanismi amministrativi della scuola, può pensare che costituire una seconda scuola media in un territorio così ristretto possa orientare meglio alunni e famiglie!!!. La popolazione scolastica del Comune di Priverno ha numeri contenuti e due scuole medie collocate poco distanti l’una dall’altra genererebbero, di fatto, uno squilibrio nella formazione delle classi. Perché rompere tali equilibri? Ma nessuno pensa ai ragazzi? Da anni, dopo l’istituzione dei due istituti comprensivi, grazie alla stabilizzazione dei docenti, entrambi si distinguono per essere istituti formativi ed educativi di eccellenza. Lo smembramento, anche se non immediato dell’istituto I.C. San Tommaso d’Aquino e del personale sia docente che ATA, potrebbe compromettere de facto tali equilibri e ripercuotersi negativamente a livello didattico. Infatti, soprattutto per i non addetti ai lavori, è bene sottolineare come un’eventuale nuova istituzione di Scuola secondaria di 1° grado sul territorio, andrebbe a compromettere l’unitarietà delle cattedre delle varie discipline, con conseguenti spezzoni orario affidati a docenti non titolari che non potrebbero garantire nel triennio quella dovuta continuità, garanzia di qualità nel rapporto di insegnamento-apprendimento, a discapito degli alunni. E’ questo quello che si vuole? E’ questa la Buona Scuola che vogliamo per i nostri ragazzi? Ci auguriamo ora che l’Ufficio territoriale e Regionale diano sapienti indicazioni tecniche al fine di evitare tale scelleratezza”.