Terracina, implosione a cinque stelle. Dialogo impossibile tra i due meetup

Il comico Beppe Grillo, fondatore del movimento

A Terracina il sistema a cinque stelle rischia di implodere su se stesso. Nel mentre il direttorio non scioglie la riserva sulla candidatura a sindaco tra Gian Paolo Cesaretti e Fabrizio Ferraiulo proposti rispettivamente dai meetup Anno Zero e Terracina 5 Stelle, il confronto tra i due gruppi stenta a decollare.

Gian Paolo Cesaretti
Gian Paolo Cesaretti

Ad aprire la porta al dialogo è la squadra di Cesaretti che si interroga sul futuro atteso che il silenzio di Roma  rischia di “consegnare la città  ai soliti personaggi che di volta in volta hanno cura di presentarsi in modi diversi ma con le stesse intenzioni”. “Chiediamo – recita un comunicato stampa di Anno Zero – se con l’ostinazione a voler percorrere ognuno la propria strada non si finisca per fare proprio il gioco dei nostri avversari politici. Questo noi non riusciamo ad accettarlo e siamo convinti che non lo possiate accettare nemmeno tutti voi, visto che è palese che parliamo la stessa lingua, perseguiamo gli stessi scopi e crediamo negli stessi valori ed ideali. Per questo vogliamo ribadire ufficialmente al Meetup Terracina 5 Stelle la nostra disponibilità al dialogo ed alla collaborazione sperando di trovare, da entrambe le parti, un favorevole riscontro. Vi invitiamo a concordare un incontro con noi o, se preferite, ad attivarvi in altro modo, nel tentativo di poter presentare un’unica lista in occasione delle prossime consultazioni elettorali”.

Fabrizio Ferraiuolo
Fabrizio Ferraiuolo

La chiusura a qualsiasi accordo è affidata alla rete attraverso il contributo di Ferraiulo: “Tutti coloro che vogliono dialogare e collaborare con questo meetup sono liberi di farlo partecipando ai nostri incontri nel rispetto delle regole contenute nel regolamento. Ora però le persone di questo fantomatico gruppo, che ci rivolge un appello, sono perlopiù le stesse persone che, in prossimità delle elezioni (circa un anno prima) hanno deciso di fuoriuscire dal gruppo storico e fondare un secondo gruppo. Le attività di questo secondo gruppo sono state principalmente quelle di calunniare i membri del gruppo storico e la portavoce consigliera, l’unica presente nel territorio, da sempre attivista del meetup storico, senza mai addurre argomentazioni concrete. Si può affermare che l’unica motivazione per cui tale gruppo nasce è la formazione di una lista civica per la richiesta della certificazione del Movimento 5 Stelle. Ora per queste ed altre numerose argomentazione, che non sto qui ad elencare, personalmente considero già queste persone avversari politici, e considero le loro modalità di fare politica identiche a quelle dei ‘soliti personaggi che di volta in volta hanno cura di presentarsi in modi diversi ma con le stesse intenzioni’”.

Stroncata sul nascere, quindi, l’eventualità di un gruppo unito per il voto di giugno. Stando così le cose c’è il rischio che a Terracina il simbolo ufficiale del Movimento Cinque Stelle non venga assegnato a nessuno dei due contendenti. Voci di corridoio vanno proprio in questa direzione, salvo smentita da parte del direttorio.

Gaia Pernarella
Gaia Pernarella

La proposta di Anno Zero fa rumore sul pianeta cinque stelle e risveglia gli attivisti che hanno già palesato il loro disappunto rispetto la linea dettata dal consigliere regionale Gaia Pernarella dello storico meetup terracinese. “Attivisti seri – scrive dalla provincia di Frosinone Stefano Venditti – stanno cercando di dare un senso a questa tornata elettorale, consci che il ‘dividi et impera’, cioè la divisione non darebbe la possibilità a nessun gruppo di avere la possibilità di concorrere sotto il simbolo del movimento cercano di trovare un punto di incontro per il bene dei cittadini di Terracina. Questo gesto dovrebbe essere compreso ed appoggiato se il vero obiettivo è il cambiamento per i cittadini della città di Terracina. Se lo scopo è diverso invece …”