Cozze a Terracina, le reazioni dei candidati sindaci alla risposta di Buschini

Pronta la reazione dei candidati sindaci alla risposta all’interrogazione sul caso cozze da parte dell’assessore regionale Mauro Buschini.

Nicola Procaccini
Nicola Procaccini

Procaccini: 10mila firme in sette giorni

“Chiedo a tutti i terracinesi di far piombare sul previsto tavolo di concertazione – ha dichiarato Nicola Procaccini – una massiccia raccolta firme contraria a questo scempio. L’obiettivo è di raccogliere 10mila firme in sette giorni. Mi appello a tutti i terracinesi affinché si impegnino coraggiosamente in questo tentativo. Mi appello anche alle altre forze politiche e a gli altri candidati a sindaco affinché si adoperino per raccogliere le firme sotto qualunque simbolo o insegna. Basta che ci si muova, subito, uniti come forse non lo siamo stati mai. Ricordo a tutti che un impianto di miticoltura intensiva di questa grandezza modificherebbe irreparabilmente l’ecosistema marino, pregiudicherebbe la navigazione da diporto e quella sportiva, danneggerebbe la pesca e particolarmente il turismo. Oltre alla perdita di trasparenza dell’acqua infatti verrebbe compromessa anche dal punto di vista visivo la bellezza del nostro mare. Tutto questo esclusivamente per il vantaggio commerciale di un operatore privato. Nei prossimi giorni renderemo noti i centri di raccolta firme che saranno collocati in ogni angolo della città ed organizzeremo una grande manifestazione cittadina per informare puntualmente chiunque volesse saperne di più. Battiamoci insieme, uniti, a prescindere da qualunque bandiera politica. Il nostro mare non si tocca”.

Gina Cetrone
Gina Cetrone

Cetrone: in città una politica inconsistente

“C’è parso di capire dalle parole dell’assessore Buschini – commenta Gina Cetrone -, che di tavolo in tavolo lascerà passare il momento critico: ovvero l’appuntamento elettorale, poi si vedrà cosa fare nel concreto. Una considerazione di natura politica: anche la vicenda dell’allevamento di cozze (tralasciando le altre criticità, come la riattivazione della ferrovia) dimostra in maniera palese l’inconsistenza della rappresentanza politica della città di Terracina. Negli ultimi tempi poi chi ha governato il Paese si è dedicato più alle questioni ‘ludiche’ che alle vicende importanti. Infatti, nessuna di quelle serie è stata affrontata e risolta con decisione, volendo anche facendo operazioni di lobby a tutti i livelli di responsabilità politica e amministrativa: comunale, provinciale, regionale, nazionale ed europea”.