Interrogazione allevamento cozze a Terracina, la risposta dell’assessore regionale Buschini

L'assessore Mauro Buschini

La questione cozze prende il largo ma i corpi morti restano ancorati ai fondali di Terracina. Oggi in Consiglio regionale ha trovato risposta l’interrogazione presentata da Giancarlo Righini, capogruppo di Fratelli d’Italia, e rivolta agli assessori all’Ambiente e all’Agricoltura.

Dopo la presentazione dell’atto da parte di Righini, volto a chiedere quali iniziative sia possibile prendere per impedire l’installazione di impianti di mitilicoltura davanti alle spiagge terracinesi che comprometterebbero la pesca, l’ambiente e il turismo della ridente città balenare, ha preso la parola l’assessore all’ambiente Mauro Buschini. L’esponete del Pd ha fatto una premessa, ricordando le competenze sul demanio di Regione e Comune: “La Regione – ha detto -, in assenza di proprie direttive, si attiene per il rilascio delle concessioni per gli impianti di acquacoltura alle disposizioni del Codice della navigazione e al relativo regolamento di attuazione; il Comune ha competenza nelle concessioni demaniali a carattere turistico e ricreativo”.

Fatta questa premessa, e riepilogato tutto l’iter avviato nel 2014 che ha portato alla recente determinazione di autorizzazione anticipata in favore della Mitilflegrea a fronte della richiesta di una concessione di specchio acqueo della superficie di 500mila metri quadrati a 1,8 miglia dalla costa di Terracina, l’assessore Buschini si è impegnato, di concerto con l’assessorato all’Agricoltura, a promuovere l’istituzione di un tavolo interdisciplinare per la regolamentazione delle acque, una sorta di piano regolatore delle acque, per la pianificazione degli interventi e della tipologia degli stessi. Un discorso che lascia presupporre un medio periodo, controbilanciato da un’altra iniziativa immediata annunciata da Buschini alla fine del suo intervento, ovvero l’apertura di un tavolo – la prossima settimana – di concerto con l’interrogante, con il Comune di Terracina e con quanti vorranno partecipare e avranno titolo a partecipare per precisare meglio gli interventi da fare.

Preso atto della disponibilità del componente della giunta Zingaretti alle aperture dei tavoli sulla materia specifica, Righini si è mostrato perplesso di come sia possibile, al di là delle carte in regola del procedimento amministrativo in atto, che il parere del Comune, che ha espresso una volontà politica e in questo caso anche trasversale, sostanzialmente non conti nulla.

La sensazione è quella che poco si potrà fare contro la richiesta della Mitilflegrea a meno che non spunti, nell’esame della documentazione presentata e che sarà ulteriormente richiesta, qualche carenza contro la quale appellarsi nelle sedi più opportune.

Qui le prime reazioni alla risposta all’interrogazione