Latina, la Cisl: riaprire al Goretti le celle attrezzate per i detenuti

Basta con i piantonamenti in corsia all’ospedale Goretti di Latina. La segreteria regionale di Fns/Cisl interviene sulla chiusura, ormai da mesi, delle cosiddette celle attrezzate per i detenuti presso il nosocomio del capoluogo pontino. Per il sindacato tale situazione crea enormi criticità con rischi per il personale e per la sicurezza dei detenuti. Molto più sicuro, invece, il reparto  con celle attrezzate, “dove più disciplinato era il controllo ad opera del personale penitenziario e maggiore riservatezza  vi era per i detenuti stessi”.

“Purtroppo l’utenza non riguarda solo quella reclusa nel carcere di Latina – scrive Fns/Cisl in una nota stampa -, ma anche a quello proveniente dalle zone limitrofi  e ciò comporta un ulteriore aggravio di carico di lavoro per il personale che espleta servizio a Latina. Diversamente, invece, con il reparto aperto maggiore era la sicurezza , seppur si utilizzava un minor impiego di personale, e meno era il  pericolo per la comunità”.

Per il segretario aggiunto Gianni Tramentozzi della  Fns Cisl Latina “ tale situazione non può continuare considerato che ad oggi oltre alla carenza di personale dobbiamo evidenziare  che l’istituto ha un sovraffollamento di più 68 detenuti, rispetto ai previsti 76, attualmente ve ne sono reclusi 14”,

“Gli uffici preposti della Asl – aggiunge il segretario generale aggiunto Massimo Costantino – facciano il possibile affinché tale reparto possa riaprire quanto prima poiché tale servizio, non deve essere incluso nei tagli  previsti dalla  spending review,  ma deve essere incluso in un discorso più generale di sicurezza e al contempo garantire più riservatezza per i  detenuti stessi”.

La Fns Cisl Lazio ritiene che il personale in servizio di Polizia Penitenziaria risulta essere sottodimensionato e non più rispondente alle esigenze funzionali dell’istituto dove si continua a registrare un esubero di detenuti rispetto alla capienza detentiva prevista.