Guardia di Finanza a Latina, il bilancio dell’attività svolte nei primi cinque mesi del 2016

Il prefetto Pierluigi Faloni e il colonnello Giovanni Reccia all'ingresso di Palazzo M sede del comando provinciale della Guardia di Finanza di Latina

Continua senza sosta l’impegno della Guardia di Finanza nella lotta ai fenomeni di illegalità e criminalità finanziaria più rilevanti, diffusi e pericolosi per il sistema economico e per la stabilità dei conti pubblici: evasione, elusione, frodi fiscali, sprechi di risorse pubbliche, riciclaggio di denaro “sporco”, contraffazioni e traffici illeciti. Uno sforzo – quello profuso dalle 416 Fiamme Gialle della Provincia Latina che hanno festeggiato oggi il 242° anniversario della fondazione del Corpo – mettendo a frutto le funzioni di polizia giudiziaria, il know how nonché le competenze tipiche di polizia finanziaria, tributaria ed economica. Investigazioni, piani e programmi d’intervento mirati quindi, integrati dall’azione di controllo economico del territorio con cui i Reparti operativi della Gdf forniscono un importante contributo, anche per prevenire e reprimere ogni genere di traffico illecito su strade, aree urbane e porti della Provincia. I numeri di questo impegno danno innanzitutto conto della collaborazione fornita alle Magistrature, atteso che nei primi 5 mesi del 2016 le unità operative della Provincia sono state destinatarie di 368 deleghe d’indagine dell’Autorità Giudiziaria ordinaria e contabile, il 70% delle quali già concluse. Nel 2016, le attività operative sono state indirizzate verso i 3 obiettivi strategici affidati al Corpo: lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali; tutela della spesa pubblica; contrasto alla criminalità economico-finanziaria.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

Per prevenire e reprimere l’evasione e le frodi fiscali sono state svolte, n. 316 verifiche e controlli mirati nei confronti di persone e imprese preventivamente individuate sulla base di specifici indicatori di rischio, anche sulla scorta di raffinate analisi di dati disponibili presso le banche dati in uso al Corpo, continuamente oggetto di attenta consultazione, elaborazione e valorizzazione delle informazioni in esse contenute. Al performante impiego delle banche dati si è unita un’incisiva attività di intelligence e di controllo economico del territorio, strumenti indispensabili per l’individuazione più efficace degli evasori. Denunciati 75 responsabili per reati fiscali, di cui il 93% riguardanti gli illeciti più gravi come l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta, l’occultamento di documentazione contabile. Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali per 1 milione di euro e proposte di sequestro per ulteriori 28 milioni di euro. Nel campo dell’economia sommersa, di azienda e di lavoro, sono stati individuati oltre 78 soggetti del tutto sconosciuti al Fisco (evasori totali), nonché 19 datori di lavoro che hanno impiegato più di 80 lavoratori in “nero” ed irregolari.

TUTELA SPESA PUBBLICA

A 4 milioni di euro ammontano, inoltre, i danni erariali segnalati alla Corte dei Conti a seguito degli approfondimenti svolti dai Reparti su sprechi e cattive gestioni di risorse pubbliche, con la segnalazione di 82 responsabili. Nel campo dei reati contro la Pubblica Amministrazione sono state denunciate 48 persone. Nove soggetti sono stati sanzionati per aver fruito di prestazioni sociali agevolate o di esenzioni dai ticket sanitari non spettanti.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA ED AI TRAFFICI ILLECITI

Su questo fronte sono stati eseguiti n. 18 accertamenti patrimoniali antimafia effettuati nei confronti di persone ed imprese, che hanno consentito di sottrarre alla criminalità economico – finanziaria oltre 13 beni mobili e immobili, 3 aziende nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di 12 milioni di euro sottoposti a sequestro. 12 i soggetti denunciati per riciclaggio accertato pari a 10.180.074 euro. Ottanta sono state le segnalazioni di operazioni sospette pervenute dall’Unità di Informazione Finanziaria oggetto di analisi e di successiva delega ai Reparti del Corpo pontini. Nel settore della tutela della proprietà intellettuale sono stati eseguiti 56 interventi che hanno permesso la denuncia alle Autorità Giudiziarie di 45 responsabili ed il sequestro di 18 mila prodotti con marchi contraffatti o recanti falsa indicazione made in Italy o non sicuri. Sono state altresì sequestrati 4 chili di sostanze stupefacente, con l’arresto di 6 trafficanti e la denuncia di 15 persone.