Asl, personale di Latina escluso dalla procedura di stabilizzazione: un caso da Procura

Giovanni Maria Righetti, presidente dell'Ordine dei medici di Latina

Il presidente dell’Ordine dei medici di Latina, Giovanni Maria Righetti, non esclude che il precariato del personale della Asl possa finire oggetto di un esposto alla Procura della Repubblica. Deciderà il consiglio direttivo dell’Ordine già convocato martedì con all’odg l’esclusione dei lavoratori dalla procedura di stabilizzazione. “Vista la situazione emersa, anche grazie a notizie desunte da articoli di stampa, considerata l’assenza di notizie ufficiali dal parte della Asl Latina circa presunte anomale procedure di assunzione di personale al punto da presumere che molti operatori corrano il rischio di non poter usufruire di procedure concorsuali di stabilizzazione, persistendo l’assenza di chiarimenti sulle motivazioni delle procedure di assunzioni adottate nel corso degli ultimi anni – è scritto in una nota stampa -, il Presidente dell’Ordine porrà la problematica all’attenzione del Consiglio Direttivo che si riunirà questo martedì, non escludendo l’ipotesi di proporre una denuncia alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità”.

Il caso, esploso con il decreto del 23 dicembre 2016, ha portato non poca incertezza nei lavoratori pontini dimenticati dal budget assunzionale del 2017. ““Vogliamo sapere dal presidente Zingaretti per quale ragione la Asl di Latina sia stata esclusa dalle procedure di stabilizzazione dei precari che da anni lavorano, senza alcuna certezza sul proprio futuro, nei nostri ospedali. Vogliamo sapere se ci sono degli ostacoli, quali sono, e se ci sono perché non siano state trovare adeguate soluzioni per superarli. Vogliamo sapere se Zingaretti si rende conto della situazione che si vive, ogni giorno, negli ospedali pontini a causa della mancanza di personale medico, tecnico ed infermieristico”, chiedeva subito il consigliere regionale pontino di Forza Italia Giuseppe Simeone. Ma ad oggi nessuna risposta.

Sul caso è intervenuto anche il senatore Claudio Fazzone annunciando un’interrogazione ai ministri della Sanità, per gli Affari Regionali e Autonomie, del Lavoro e delle Politiche sociali e per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, per chiedere quali siano le ragioni ed i criteri alla base della scelta dell’ente della Pisana. “Una scelta a dir poco inaccettabile” per il parlamentare di Forza Italia:”Tanto quanto vergognoso è il fatto – ha commentato – che sull’accaduto il presidente della Regione Lazio abbia fatto calare il più assordante silenzio”.