Ha parlato della vicenda del giudice Lollo, del territorio infiltrato dalla malavita, di uan condizione generale della giustizia che a Latina non è buona ma deve presto tornare ad esserlo. Il ministro per la giustizia Andrea Orlando è stato ieri sera in visita nel capoluogo pontino, in particolare nel palazzo di piazza Buozzi dove si è soffermato con il presidente Catello Pandolfi, e i presidenti di sezione Nicola Pannullo e Giuseppe D’Auria. Il Guardasigilli ha ricevuto dal presidente dell’ordine degli avvocati Gianni Lauretti anche un dossier sulle gravi carenze che riguardano il tribunale di Latina e più in generale il sistema giudiziario in provincia di Latina.
Tema, tra l’altro, che il ministro nel suo breve incontro la stampa ha affrontato di petto annunciando una serie di provvedimenti che di qui a poco saranno adottati. Tra questi, l’aumento immediato del personale amministrativo in dotazione, l’informatizzazione del processo penale e la collocazione di nuovi uffici un strutture che già sono state individuate. Infine, ma per questo sarà necessario un po’ più di tempo, anche un potenziamento dell’organico dei magistrati.
“Questo è un territorio infiltrato – ha detto Orlando – qui la giustizia deve funzionare. Stiamo facendo il giro dei tribunali che hanno maggiori difficoltà e quello di Latina, purtroppo è uno di questi. Cercheremo di porvi rimedio nel più breve tempo possibile anche se vicende come quelle del giudice Lollo (lo scandalo delle tangenti per pilotare i processi fallimentari) non aiutano di cverto”.
Fuori dal tribunale, il ministro ha parlato anche con una delegazione degli operai della Avio Interiors, che gli hanno consegnato un volantino per chiedere di intervenire nella loro vertenza.