Latina, i revisori del Comune sull’Abc: abbiamo chiesto un approfondimento sui costi, a breve una nuova valutazione

Da sinistra i revisori dei conti del Comune di Latina Francesco e Marcone, Maurizio Rubini, il presidente del collegio dei revisori dei conti Giuseppe Proietti Sette e Nicoletta Zuliani, presidente della Commissione Trasparenza

“Il nostro è un organo tecnico che risponde al Consiglio comunale e ha il compito di vigilare ed effettuare un controllo collaborativo sugli equilibri finanziari dell’ente”. Ha esordito così Giuseppe Proietti Sette, presidente del collegio dei Revisori dei conti, ieri pomeriggio in commissione Trasparenza del Comune di Latina, convocato insieme agli altri due componenti dell’organo di controllo, Maurizio Rubini e Francesco Marcone per riferire in ordine alla relazione, sulla proposta deliberativa numero 5/2018 relativa al piano programma dell’azienda speciale Abc, che aveva evidenziato numerose criticità.

Ad aprire i lavori il presidente della commissione Trasparenza, Nicoletta Zuliani, che aveva chiamato al tavolo anche il segretario generale Rosa Iovinella, gli assessori al Bilancio e all’Ambiente, rispettivamente Giulio Capirci e Roberto Lessio, il dirigente del Servizio finanziario dell’ente Giuseppe Manzi, il “supercontrollore” dell’Abc Diego Vicaro, funzionario del Comune, delegato al coordinamento del sistema di controllo sull’azienda speciale per i rifiuti e di coordinamento tra essa e i vari servizi del Comune, e il presidente del consiglio di amministrazione dell’Abc Demetrio De Stefano.

La consigliera ha relazionato sulle tappe relative agli atti che l’amministrazione ha posto in essere in merito all’azienda speciale, citando anche i diversi verbali del collegio dei revisori dei conti che a più riprese avevano richiamato l’amministrazione comunale ad approfondire aspetti finanziari e anche di legittimità dell’operazione vista anche la delibera della Corte dei conti – sezione Sicilia – che evidenziava che il fallimento dell’intervento pubblico sanzionava le pubbliche amministrazioni con l’obbligo di ricorso al mercato, motivo per cui il collegio stesso chiedeva all’amministrazione di dotarsi di un parere legale o un parere alla Corte dei conti del Lazio per dipanare ogni dubbio. Tra le tappe citate da Zuliani anche la recente richiesta di informazioni da parte dell’Anac.

Il presidente del collegio dei revisori dei conti ha chiarito che l’ultima relazione sulla proposta di delibera 5/2018 aveva lo scopo di chiedere un approfondimento sui costi prospettati (i ricavi sono certi, stabiliti dal contratto di servizio) ed in particolare sulle spese del personale al fine di non avere “sorprese”, visto che l’articolo 114 del Tuel stabilisce che le aziende speciali non possono chiudere in perdita in quanto sarebbe il Comune a ripianare i debiti. Ed è proprio quest’ultimo l’aspetto che più interessa i revisori i quali, in questi giorni, hanno ricevuto documentazione da parte dell’amministrazione. “Anche oggi (ieri per chi legge, ndr) – ha detto il presidente Proietti Sette – sulla base di quanto finora acquisito, abbiamo chiesto ulteriori chiarimenti. Siamo in fase di valutazione – ha aggiunto sottolineando il clima collaborativo dell’amministrazione – e a breve, non appena avremo ulteriori dati – saremo in grado di fornire una valutazione aggiornata”.

Circa il verbale del 28 ottobre scorso, con il quale il collegio informava l’amministrazione della novità emersa dalla deliberazione della Corte dei conti della sezione Sicilia, il presidente Proietti Sette ha riferito che l’amministrazione ha risposto con il parere del professor Alberto Lucarelli. E a questo punto il consigliere Massimiliano Carnevale ha fatto notare che il collegio aveva “suggerito” la richiesta di parere alla Corte dei conti del Lazio. Il revisore Rubini ha replicato affermando che si erano date due possibilità o un parere legale pro veritate o il parere alla Corte dei conti. Sulla scelta dell’amministrazione nessun commento, perché di natura politica. Resta il fatto che nella relazione di gennaio 2018 dello stesso collegio veniva cerchiato in rosso il fatto che il parere di Lucarelli non era stato fornito nella formula richiesta del pro veritate. Un elemento quest’ultimo al quale probabilmente l’amministrazione fornirà delucidazioni al fine della nuova valutazione del collegio.

E in un certo modo il segretario generale Iovinella ha dato qualche anticipazione su questo aspetto rispondendo ad una precisa domanda del commissario Dario Bellini. Il segretario generale ha detto che l’amministrazione non ha potuto chiedere il parere alla Corte dei conti “perché la Corte dei conti fornisce pareri preventivi su atti da approvare e non su atti già approvati”. E la costituzione dell’Abc è avvenuta l’8 agosto 2017, mentre la segnalazione dei revisori dei conti risale al 18 ottobre 2017, praticamente a cose fatte. Al consigliere Carnevale la magra consolazione di aver suggerito alla maggioranza di Lbc di chiedere il parere alla Corte dei conti alla luce della Riforma Madia prima dell’approvazione degli atti costitutivi dell’azienda speciale e nella seduta di Consiglio comunale dell’8 agosto scorso.

Il segretario generale ha relazionato anche sulla richiesta di informazioni da parte dell’Anac ribadendo che a breve saranno forniti tutti gli atti richiesti corredati di una relazione attestante il rispetto del principio di economicità e l’adeguata motivazione dei trasferimenti a favore dell’azienda speciale. Iovinella infine ha aggiunto, riferendosi al suo ruolo di responsabile dell’anticorruzione, che quest’anno l’Anac con propria direttiva ha stabilito che le amministrazioni dovranno “approfondire” anche il tema delle partecipate e assimilate: “Cosa che sarà fatta a breve”.