Comune di Latina, l’Ugl attacca sulle progressioni economiche promesse e mai erogate

Il Comune di Latina
“C’è grande attesa in Comune a Latina per l’erogazione delle Progressioni economiche orizzontali (Peo), ormai ferme da anni e che rischiano di diventare l’ennesima presa in giro per i dipendenti comunali”. Lo afferma il segretario generale dell’Ugl Lazio Armando Valiani che chiede di accelerare le operazioni. “L’accordo decentrato, sottoscritto lo scorso 27 dicembre dalle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil prevede all’articolo 4 una prima selezione con decorrenza 31.12.2017 per l’assegnazione della Peo all’80% del personale di categoria A, B e C e al 50 % di categoria D e una seconda selezione con decorrenza 01.02.2018 per il restante personale avente titolo. Purtroppo – spiega Valiani – sono molti i punti poco chiari e non definiti della pre-intesa sottoscritta dai tre sindacati che  risultano essere probabilmente la causa dei ritardi nelle selezioni e successive erogazioni delle Peo. Ci chiediamo se si tratti di semplici rallentamenti istruttori oppure di impedimenti diversi legati ad  incertezze giuridiche e di legittimità o addirittura a carenze di risorse economiche”.
In virtù del forte ritardo nell’applicazione dell’accordo sulle progressioni economiche orizzontali, che già avrebbe dovuto produrre la pubblicazione delle graduatorie, il Segretario dell’Ugl Lazio sollecita il Comune al rispetto degli impegni assunti sottolineando come le Progressioni economiche orizzontali siano un diritto e non una concessione e come sia altresì importate erogarle prima della sottoscrizione del contratto collettivo nazionale per ottenere in busta paga gli aumenti salariali legati alla nuova posizione economica ottenuta.
“Appare ad oggi molto sospetto il silenzio dei sindacati firmatari. Chi ha a cuore l’interesse dei lavoratori e la tutela dei loro diritti deve chiedere con forza che gli impegni sottoscritti vengano rispettati. In ogni caso – evidenzia Valiani – se da una parte le Peo porteranno per molti dipendenti un avanzamento di retribuzione, dall’altra lascerà quelli apicali di categoria senza alcun riconoscimento salariale e per questo in sede di trattazione decentrata sarebbe stato opportuno avanzare proposte volte a premiare il lavoro di questa specifica categoria di dipendenti. E’ necessario – conclude Valiani – offrire garanzie ai lavoratori e  trovare soluzioni coerenti con la normativa e firmare accordi in grado di soddisfare sotto tutti i punti di vista ogni lavoratore senza discriminazioni e trattamenti privilegiati per alcune fasce”.