Acqua pubblica, Coletta bocciato dal comitato apriliano: vuole regalare 22 milioni al socio privato di Acqualatina

Roberto Cupellaro e Damiano Coletta

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Alberto De Monaco, portavoce del Comitato cittadino acqua pubblica Aprilia contrario alla ripubblicizzazione del servizio idrico a spese dei cittadini. Una posizione non certo inedita ma che viene ribadita dallo storico comitato pontino per l’acqua pubblica alla luce delle ripetute dichiarazioni del sindaco di Latina Damiano Coletta – non ultime quelle di ieri sera durante la trasmissione Monitor di Lazio Tv – volte a mettere in luce la sua azione ad impedimento dell’acquisto di Veolia, socio privato di Acqualatina, da parte di Acea: “Da mesi abbiamo detto e spiegato in tutte le salse – si legge nel comunicato di De Monaco – che non condividiamo il piano Coletta-Cupellaro per l’acquisto delle quote private di Acqualatina. Con quel piano, invece di far pagare il gestore per le sue inadempienze e chiudere la disastrosa gestione Acqualatina, si regalerebbero ben 22 milioni di buonuscita alla Veolia! Diretta responsabile della disastrosa gestione industriale ed operativa”. In verità De Monaco non la manda a dire neanche al Pd e a Forza Italia, partiti impegnati in prima linea nella ormai in scadenza campagna elettorale per la presidenza della Provincia di Latina, con accordi a doppia valenza: civici-Pd (Coletta), Pd-FI (Medici). Dunque, il comitato salva Gervasi, il sindaco di Sabaudia sostenuto dalle amministrazioni di Aprilia e Bassiano. Di seguito la versione integrale della nota del comitato apriliano.

“Coletta si erge a paladino dell’acqua pubblica … e rivendica come risultato l’essere riuscito a bloccare la sostituzione del privato VEOLIA nella compagine di Acqualatina. Ma viste le tante mistificazioni della sua narrazione rimettiamo un poco di cose al loro posto!

Per primi, come Comitato civico, avevamo ben sperato che l’amministrazione a guida Coletta affiancasse i comuni di Aprilia e Bassiano, che per tanti anni si sono spesi per la battaglia civica per la ripubblicizzazione del servizio idrico e contro l’affare Acqualatina.

Un impegno costante e faticoso, sia per i Comitati che per i Comuni,  che nasce molto prima del referendum del 2011!

Fin da subito nel giugno del 2016, dopo il rinnovo delle amministrazioni di Latina e Nettuno e della Provincia, gli “storici” comitati civici del territorio, che da sempre si sono occupati del temi dell’acqua pubblica, hanno cercato e creato un’interlocuzione con queste amministrazioni.

Nel primo periodo c’è stata una fattiva collaborazione e confronto dei Comitati civici con i comuni di Aprilia, Bassiano, Latina e Nettuno e con la Provincia. Da subito insieme abbiamo iniziato a mettere nell’angolo Acqualatina per le sue inefficienze e per le inadempienze contrattuali. Comuni e comitati hanno lavorato ad una serie di deliberazioni in questa direzione (aggiustamento del regolamento idrico sulla sospensione della fornitura per presunta morosità, messa in mora del gestore per la restituzione dei mutui, penali, pagamento canone concessorio, adeguamento polizza cauzionale di gestione, azione disciplinare verso la responsabile della STO, etc, etc). Perché al di là delle chiacchiere e delle promesse elettorali contano gli atti amministrativi.

Però, più i Comitati insieme ai comuni di Aprilia, Bassiano e Nettuno cercavano d’incidere sulla gestione Acqualatina, di cui fino ad allora la conferenza dei sindaci era stata subalterna, per interessi di partiti, più Coletta e la presidente Della Penna iniziavano a defilarsi. Fino a lasciare che fosse il PD nell’agosto 2016 a proporre una discutibilissima delibera per la ripubblicizzazione. Delibera portata in conferenza dei sindaci senza una condivisone con i comitati ed i comuni di Aprilia, Bassiano e Nettuno. Il solito modo del PD di mettere la bandierina su questioni che sono lontani anni luce dalle sue politiche regionali e nazionali. Il solito modo di assecondare qualcosa solo per convenienza ed opportunismo politico esterno ed interno al partito.

Per responsabilità del sindaco Coletta, quei tavoli per la ripubblicizzazione, avviati tra comuni e comitati sono naufragati.

Quando al contrario lui stesso avrebbe dovuto esserne promotore e sostenitore. Un bel modo di esercitare il “civismo”, preferendo le beghe di partito alla società civile.

Coletta …. ed anche i muri in provincia, sanno bene che se per adesso l’intesa PD-FI per non far entrare l’Acea nella gestione Acqualatina ha tenuto, è soltanto perché c’è necessità di continuare a gestire localmente i milionari appalti del gestore! La ripubblicizzazione è solo una foglia di fico per pochi sprovveduti!

Nonostante queste dissonanze, Comitati e Comuni hanno partecipato attivamente per migliorare la delibera che negava la possibilità di vendita delle quote VEOLIA ad ACEA. Migliorie apportate con l’ausilio (senza compenso) dei legali che storicamente assistono Comitati e Comuni ed avallate anche dal prof. Lucarelli.

Eppure anche in quell’occasione Coletta all’ultimo momento, in conferenza dei sindaci fece il voltafaccia, non sostenendo le migliorie concordate.

Adesso dobbiamo solo sperare che i ricorsi di Idrolatina e VEO contro il diniego della vendita ad Acea non siano accolti. Ricorsi la cui difesa legale da parte dell’ATO4… non si capisce perché … sono stati affidati a due studi legali differenti di Firenze e di Catania..

In ogni caso da mesi abbiamo detto e spiegato in tutte le salse che non condividiamo il piano Coletta-Cupellaro per l’acquisto delle quote private di Acqualatina. Con quel piano, invece di far pagare il gestore per le sue inadempienze e chiudere la disastrosa gestione Acqualatina, si regalerebbero ben 22 milioni di buonuscita alla VEOLIA! Diretta responsabile della disastrosa gestione industriale ed operativa.

Non accetteremo mai una ripubblicizzazione a spese dei cittadini! e tanto meno solo per dare una medaglia al sindaco Coletta!

Eppure questo Comitato da ottobre 2017 ha chiesto un incontro con l’associazione L.B.C. di Coletta e company per un confronto a tutto campo sui temi dell’acqua. Ci hanno risposto più volte che avrebbero trovato il tempo …. MA FINORA NIENTE!

MA CHE CIVISMO E’ QUESTO CHE NON TROVA IL TEMPO PER CONFRONTARSI CON QUANTI NELLA SOCIETA’ CIVILE SONO IMPEGNATI NEL TERRITORIO SU QUESTI TEMPI DA OLTRE 13 ANNI?

E’ bene chiarire ai cittadini che quello che stanno cercando di fare in provincia di latina con l’acquisto delle quote private di Acqualatina non è affatto la ri-pubbblicizzazione del servizio idrico come desiderata dal referendum popolare del 2011. E’ solo la possibilità di tanti sindaci di mettere le mani in pasta in Acqualatina … che resta ancora la società più appetibile per gli appalti.

E poi, perché correre a comprare, a prezzo doppio del loro valore capitale, le quote private di Acqualatina, se queste sono gravate da pegno reale a favore di Depfa Bank (oggi FMS WERTMANAGEMENT)?  Su quelle quote continuerebbe a comandare la banca in virtù di patti scellerati ed illegittimi votati da sindaci e comuni. E perché, la giunta Coletta, che pur professa la ri-pubblicizzazione, per prima cosa non ha impugnato quel pegno che grava sulle quote del comune di Latina come un macigno?

E perché Coletta nel 2016 ha approvato con gli altri comuni del PD e di FI un aumento delle tariffe del 15 % (2016-2019) e delle partire pregresse per oltre 12 milioni … se poi parla di gestione disastrosa e vergognosa dispersione idrica?

Forse … fa finta di non capire che più la tariffa aumenta, più per risolvere le sue inadempienze Acqualatina ha sovvenzioni pubbliche regionali e statali, e più le quote private della Veolia salgono di prezzo!

Anche un bambino meno istruito avrebbe capito che solo mettendo il gestore nell’angolo e di fronte alle penali per le sue inadempienze, la Veolia avrebbe preferito lasciare il pubblico al proprio destino … a prezzi bassissimi!

Un ultimo favore … sindaco Coletta.. la smetta di dire in tv e nei comizi che “l’acqua pubblica non vuol dire acqua gratis”… nessuno di noi l’ha mai pensato e nessuno mai di quanti hanno dedicato tempo e passione al referendum sull’acqua!

Legga il passato prima di Lei … e magari si accorgerà che la medesima affermazione l’hanno utilizzate Silvano Morandi ex AD di Acqualatina e Raimondo Besson attuale amministratore per denigrare il referendum del 2011 e l’impegno dei Comitati civici!

TUTTI PENSIAMO AL CONTRARIO CHE PER ADESSO SULL’ACQUA SI SONO FATTI GRANDI AFFARI PER I PRIVATI E PER I POLITICI CONNIVENTI CON I QUALI LEI ADESSO VORREBBE FARE LA RIPUBBLICIZZAZIONE!”

Comitato cittadino acqua pubblica Aprilia

Alberto De Monaco