Latina, edilizia “allegra”: botta e risposta tra la consigliera Zuliani e la segretaria del Comune Iovinella

La consigliera del Pd Nicoletta Zuliani e il segretario/direttore generale Rosa Iovinella

Botta e risposta tra la segretaria/direttrice generale, nonché responsabile dell’anticorruzione, del Comune di Latina e la consigliera del Partito democratico Nicoletta Zuliani sul caso relativo alle vicende edilizie del capoluogo pontino. Ieri la consigliera dem, nel corso di un suo intervento ha messo in rilievo la contraddizione, a suo dire, tra linee dell’amministrazione comunale relative alla nuova urbanistica di Latina basate sul consumo di suolo pari a zero, contenute in una bozza di delibera da sottoporre al Consiglio comunale, e una recente richiesta di permesso a costruire un centro commerciale in luogo dell’ex centro meccanografico con aumento di cubature e il recente permesso a costruire rilasciato per il parcheggio interrato del cinema Oxer. Due questioni delicate sfuggire, secondo la consigliere, alla trasparenza e all’anticorruzione. Un attacco diretto rivolto alla segretaria Rosa Iovinella (leggi qui).

Puntuale la replica della Iovinella e altrettanto la controreplica della Zuliani che ha ribattuto punto per punto le precisazioni della segretaria generale alla quale ribatte di non aver risposto nel merito delle questioni.

Iovinella

“Sulle dichiarazioni della consigliera Zuliani – attacca Iovinella – in ordine permesso a costruire numero 5 del 29 marzo 2018 riguardante il vecchio centro meccanografico, con le
quali si illazionano carenze dei controlli o mancanze nel piano anticorruzione, nonché confuse accuse alla Segretaria/Direttrice generale (Iovinella parla in terza persona, ndr), responsabile anticorruzione del Comune si precisa che contrariamente a quanto dichiarato dalla Consigliera il piano anticorruzione del Comune di Latina prevede una specifica scheda anticorruzione dedicata ai permessi a costruire, nell’ambito di un lavoro analitico fatto all’interno dell’urbanistica, che vengono individuati come atti ad alto rischio anticorruzione. Sono disciplinati nella scheda sia i rischi, sia le modalità di prevenzione dei rischi, secondo le indicazioni Anac. Il piano anticorruzione è completo ed efficace grazie al duro lavoro degli uffici”.

Zuliani

“Le schede del Piano Anticorruzione – ribatte la consigliera – non rappresentano l’attività di controllo che il Segretario Generale deve garantire sulla legittimità degli atti: sono piuttosto lo strumento di cui si dota l’amministrazione per attivare un iter più o meno standard a tutela della correttezza di azione dei dirigenti nel trattare i vari atti e procedimenti. Le
illegittimità non sono sempre assimilabili alla corruzione. Se un consigliere fa una segnalazione ufficiale con atti alla mano, il segretario generale deve rispondere, non evadere”.

Iovinella

“La richiesta della consigliera Zuliani alla direttrice generale – si legge in una nota stampa proveniente dal Comune per conto della segretaria generale – circa l’esistenza di
una denuncia del segretario Incarnato (predecessore di Iovinella, ndr) alla Procura della Repubblica sul permesso a costruire in oggetto, ha avuto come risposta che agli atti della segretaria questa denuncia non risulta protocollata”.

Zuliani

“Io non ho parlato di esistenza di denuncia – precisa la consigliera – : ho detto che
Incarnato aveva dato mandato agli uffici di raccogliere ed organizzare tutto il fascicolo in ordine cronologico relativo a quel procedimento per poi inviarlo in Procura. Quando c’è una segnalazione da parte di un consigliere rispetto ad un procedimento non concluso (e mi riferisco all’iter avviato da Incarnato per presentare in Procura gli atti che gli uffici dovevano raccogliere) e fortemente attenzionato in un verbale di conferenza dei servizi, non si può appellarsi alla scheda anticorruzione! Il procedimento avviato va concluso, non si può lasciare appeso… e il segretario generale deve attivarsi per capire se sussistono elementi di illegittimità come da me richiesto. Punto”.

Iovinella

“La consigliera inoltre richiedeva alla Segretaria/Direttrice generale – ecco un altro passaggio della replica di Iovinella – un controllo sulla determinazione dirigenziale secondo una modalità non conforme alle competenze previste dalla legge ed al piano anticorruzione,
che prevede nel Comune di Latina una procedura molto analitica in questi casi. Infatti, al riguardo, il piano anticorruzione prevede che in caso di segnalazioni operate su alcune questioni ritenute rilevanti, sia costituito su impulso del Segretario generale un tavolo tecnico presieduto dal dirigente competente per materia che faccia una adeguata istruttoria e produca una relazione al Segretario stesso ed alla Giunta. Il tavolo tecnico, spiega la norma anticorruzione, consente di analizzare in modo aperto e collegiale la problematica segnalata, prevedendo l’apporto dei diversi partecipanti (la partecipazione di più soggetti ad un procedimento è essa stessa misura di prevenzione del rischio). Non corrisponde al vero che il controllato è anche controllore di se stesso, come sostiene la consigliera Zuliani, perché il lavoro istruttorio è trasmesso agli organi superiori. Sulla base della relazione istruttoria prodotta saranno assunte nelle sedi competenti tutte le decisioni del caso”.

Zuliani

“Nella risposta del 20 luglio, la segretaria generale – replica Zuliani – non diceva questo. Lo aggiunge solo oggi. Rispetto alla sua risposta di allora era corretto il mio commento che il controllato è anche controllore”.

Iovinella

“Tutto ciò è stato disposto in atti. Le dichiarazioni della consigliera Zuliani non corrispondono alla realtà documentale del Comune di Latina – dichiara Iovinella – che oggi sull’anticorruzione e sui controlli risulta all’avanguardia. Riguardo al fatto che questo controllo, da lei richiesto, non sia quello del piano dei controlli amministrativi approvato dalla giunta, occorre chiarire che il piano prevede dei controlli a campione e non ha alcuna connessione con la questione sollevata dalla consigliera Zuliani, né di contenuto, né temporale”.

Zuliani

“Di fatto – risponde la consigliera – , i permessi a costruire o le concessioni in
sanatoria non compaiono nella lista della delibera di giunta municipale 265 del
28 giugno 2018. Chiedo allora che vengano inseriti nella lista degli atti soggetti a controllo e che la lista venga integrata con questo tipo di atti. La domanda è: la questione sollecitata da un consigliere afferisce un processo definito al ‘alto rischio’ corruzione? Sì. É questione che determina grandi vantaggi patrimoniali e riveste interesse generale e pubblico rilevante? Sì. Sono stati adombrati profili di legittimità e, a parte la trasmissione in Procura non rinvenuta in protocollo ma decisa in conferenza dei servizi, la questione richiedeva
l’attivazione di un’iniziativa da parte della Segretaria Generale? Io dico di si!!”.

Iovinella

“Corre l’obbligo di chiarire – si legge ancora nelle precisazioni di Iovinella – che il piano dei controlli amministrativi successivi sugli atti dei dirigenti è quel piano che il Comune di Latina ha approvato annualmente nel giugno 2017 e nel giugno 2018. La delibera approvata il 28 giugno 2018 ha lo stesso contenuto di quella approvata il 22/6/2017,
sottoponendo a controlli successivi ogni 6 mesi il 100% degli incarichi di Rup, il 50% degli incarichi professionali di ingegneria e progettazione ed il 20% degli affidamenti diretti. Tale delibera approvata ogni anno a giugno non ha alcuna connessione con la questione sollevata”.

Zuliani 

“E’ vero – controreplica la consigliera dem – , infatti prima (2013-2016) il controllo veniva
previsto su tutte le tipologie di determinazioni con impegno di spesa e altre tipologie scelte con selezione casuale. Con il Commissario si è voluto focalizzare il controllo su particolari tipologie di categorie. Non vedo perché oggi non dobbiamo controllare i permessi a costruire o le concessioni in sanatoria quando un importante e delicato procedimento è
ancora aperto (è obbligatorio portare a conclusione di iter un procedimento amministrativo!!) rispetto alla decisione di Incarnato di inviare gli atti in Procura. Chiudessero il procedimento con questo benedetto gruppo tecnico su impulso della segretaria generale, facessero gli approfondimenti necessari e poi si prendessero la responsabilità di decidere se inviare o no gli atti in Procura!! Io questo chiedo.
Il Regolamento dei Controlli Interni stabilisce che il controllo non prende più in oggetto un singolo atto, ma tutto il procedimento, come ben detto dalla Briganti in Consiglio comunale
l’8 marzo 2017: ‘Abbiamo voluto prendere in considerazione i provvedimenti nel loro complesso. Quindi, per fare degli esempi, un appalto o degli appalti o delle concessioni o
delle autorizzazioni dove il singolo pezzetto abbiamo pensato sia poco rappresentativo della correttezza del procedimento stesso e ai fini dell’effettivo raggiungimento dell’obiettivo
della Amministrazione’. Mi aspetto quindi di vedere avviato il controllo in primis da parte del gruppo del settore con a capo il Dirigente e poi la verifica successiva da parte del
segretario generale”.