Autostrada Roma-Latina, tre obiezioni del Pd smontano la proposta di Coletta. L’altra posizione di Toninelli

Caro Coletta, hai detto una stupidaggine. Suona più o meno così una lunga nota del Partito democratico pontino che sull’autostrada Roma-Latina ricompatta il segretario provinciale Claudio Moscardelli e il consigliere regionale Salvatore La Penna con il consigliere comunale e regionale Enrico Forte. Le due correnti interne al Pd pontino sono divise su molti argomenti, ma sull’infrastruttura ritenuta strategica e irrinunciabile non si discute.

IL RETROSCENA

Ieri il sindaco di Latina Damiano Coletta ha annunciato di aver indetto un tavolo, previsto per il 7 novembre, con la Regione e i sindaci del territorio interessato dal progetto dell’autostrada, anticipando anche la sua idea, ovvero di rimodulare il progetto con un potenziamento e messa i sicurezza della Pontina e con la contestuale realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone, per il collegamento autostradale A1, sulla quale convogliare il traffico pesante. L’uscita di Coletta, salutata con favore dal comitato del “No” al corridoio per la sua contrarietà all’autostrada Roma-Latina, ha attirato tuttavia una contestuale critica mossa dallo stesso comitato per il “sostegno” alla bretella, opera non finanziata: “Il sindaco di Latina non conosce i progetti”, hanno detto dal tavolo della conferenza tenuta nel pomeriggio da Bernardo Bassoli e Gualtiero Alunni. I due attivisti del comitato “no” autostrada, ieri sera di ritorno da un incontro con i collaboratori del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, hanno detto in conferenza che contrariamente a quanto riportato dalle cronache locali nelle scorse settimane non è vero che Toninelli sia politicamente favorevole alla Roma-Latina (il video della conferenza stampa è disponibile su Latinatu.it). Musica per le loro orecchie visto che il comitato e gli altri comitati contro appena il 9 ottobre scorso avevano minacciato una manifestazione sotto la sede del ministero ritenendosi tradito da un ministro a cinque stelle, movimento da sempre loro alleato.

MA TORNIAMO AL PD

“L’iniziativa del sindaco Coletta sulla questione dell’Autostrada Roma-Latina è inutile e fuorviante con danni certi per la nostra comunità”. Così in una nota stampa, a firma congiunta, di Moscardelli, La Penna e Forte. “Il sindaco Coletta ‘convoca’ dei sindaci e i consiglieri regionali per avanzare una proposta la cui ambiguità è pari solo alla sua imprecisione”, attaccano senza mezzi termini colui il quale ha più volte attirato la simpatia di Nicola Zingaretti, governatore del Lazio e aspirante alla leadership nazionale del Partito democratico (forse è in atto un nuovo corso nei rapporti Zingaretti-Coletta, visto che ieri il sindaco di Latina non è apparso appiattito sul governo regionale: contrario all’autostrada – Zingaretti sarebbe disposto a realizzarla anche in house – e critico per i tempi di attesa sul protocollo con la Regione per il ripascimento che un anno fa era dato per fatto e che invece ancora non è alla firma).
“(Coletta, ndr) Propone di utilizzare le risorse pubbliche assegnate dal Cipe alla copertura del 40% del primo lotto del progetto conosciuto come Autostrada Roma-Latina oggetto di gara d’appalto espletata, aggiudicata e vanificata in appello dal Consiglio di Stato – si legge nel comunicato del Pd -. In cosa consisteva la gara d’appalto? Si trattava del progetto dell’Autostrada Roma- Latina composto da tre lotti assegnati con la stessa unica gara d’appalto  ossia: Roma-Latina, bretella Campoverde – Cisterna – Valmontone (quindi collegamento con l’Autosole A1 – unico corridoio europeo esistente per il centro sud da e per l’Europa) e il collegamento Spinaceto-Fiumicino. Dice Coletta: avanzo una proposta migliorativa ossia spostiamo i soldi pubblici sulla bretella e mettiamo in sicurezza la Pontina attuale. Un suo potenziamento con allargamento è più che sufficiente perché la bretella di collegamento abbatterà del 30% il traffico per Roma diretto a raggiungere attraverso il Grande Raccordo Anulare l’autostrada A1”. Ma per il Pd le parole di Coletta sono da smontare come pezzi di costruzioni Lego.
“Prima obiezione: la delibera del Cipe riguarda questo progetto complessivo andato in gara che prevede i tre lotti da realizzare in successione. Perché prima il tratto Roma – Latina ? Semplice… Il volume di traffico è talmente elevato che la remunerazione dell’investimento privato pari al 60% del costo del primo lotto è assicurata. In base a questa valutazione il Consorzio Italo – spagnolo che si era aggiudicata la gara aveva proposto di restituire il finanziamento pubblico appostandolo sulla copertura della parte pubblica del 40% per la bretella Roma – Latina . MODIFICARE questo elemento mette a rischio l’intero progetto”, affermano i tre esponenti pontini del Partito democratico, l’ex senatore Moscardelli e i consiglieri regionali La Penna e Forte.
“Seconda obiezione: di cosa parla Coletta sulla Roma – Latina? La messa in sicurezza è una presa in giro per dire NO all’opera. Infatti mettere in sicurezza significa rifare il manto stradale e la segnaletica ma questo, che pure è necessario che Anas faccia, nulla ha a che fare con la risposta alla pericolosità e ormai all’impraticabilità della Pontinia. Occorre allargare la Pontina. Coletta usa anche il termine allargare accanto a messa in sicurezza . Allargare è altro concetto e in tale caso ci prendiamo in giro. Il tracciato dell’Autostrada Roma-Latina è per l’80% allargamento della Pontina attuale aggiungendo la corsia d’emergenza e da Aprilia a Roma aggiungendo anche la terza corsia . È indispensabile aggirare Aprilia e Pomezia con un senso di marcia perché l’attuale tracciato non si può ampliare dentro le due città. In sintesi: messa in sicurezza inutile e l’ampliamento è già previsto con il progetto dell’Autostrada”. Questa la seconda obiezione del Pd.
“Terza obiezione – si legge nella nota dem-: con il progetto della Roma-Latina sono state inserite delle opere compensative per Latina. si tratta della tangenziale nord-est prevista dal piano regolatore e che passerebbe a nord di Latina scavalcandola dalla parte di Borgo Podgora e Borgo Carso per ricongiungersi alla Pontina dopo Borgo San Michele. L’attuale tracciato della Pontina che spacca Latina dai quartieri  Nuova Latina (Q4) e Nascosa (Q5) diverrebbe strada urbana consentendo di ricucire la Città. Inoltre si avrebbe il potenziamento Borgo Piave – Borgo Sabotino per raggiungere più agevolmente la Marina di Latina”.
“Il Partito democratico – concludono Moscardelli, Forte e La Penna –  è per realizzare l’intera opera infrastrutturale senza se e senza ma. Il Cipe ha confermato il finanziamento. Abbiamo due anni per rifare la gara d’appalto. Non vogliamo perdere tempo prezioso per un’opera vitale per la mobilità di imprese e cittadini. Se ci sono modalità diverse sia il Ministero Infrastrutture ad indicarle se vi sono percorsi certi. In caso contrario denunceremo ogni tentativo di scippare le risorse pubbliche per dirottarle verso altri progetti ed ogni iniziativa che mascheri l’obiettivo di far saltare l’opera in nome di una visibilità inutile e dannosa”.