Latina, Celentano sul mercato settimanale: non bastano proclami, Caprì spieghi il progetto annunciato

Matilde Celentano

L’assessore alle Attività produttive del Comune di Latina va al mercato del martedì per un sopralluogo e annuncia un progetto di rilancio. Troppo poco per la consigliera Matilde Celentano che all’assessora Giulia Caprì chiede di chiarire il piano di intervento che intende attuare perché il proclamo si trasformi in qualcosa di più concreto.

“L’assessora Giulia Caprì, attraverso una comunicazione ufficiale pubblicata sul sito internet del Comune di Latina, ha reso noto di aver appreso dagli operatori commerciali che i bagni e tutta l’area versano in condizioni indecorose. Stupisce che ci sia voluto un sopralluogo per apprendere questa notizia, sotto gli occhi di tutti da tempo e da me denunciata nel mese di settembre”, commenta la consigliera di opposizione, presidente della commissione Trasparenza.

Il sopralluogo di Caprì risale al 16 ottobre scorso. In quell’occasione la delegata alle attività produttive ha promesso, di concerto con l’assessore al Decoro urbano, dei piccoli interventi di emergenza in tempi brevi, confidando di avere in mente un’operazione di rilancio e riqualificazione del mercato del martedì, non meglio precisata. “Oggi – afferma Celentano – non sto qui a chiedere se gli interventi di emergenza sono stati effettuati perché mi rendo conto che due settimane possono non bastare a ripristinare condizioni minime di “agibilità” del mercato, ma lumi su questo progetto di rilancio annunciato. Di che si tratta? Quali i tempi di attesa?”

“Il 7 settembre scorso – ricorda la presidente della commissione Trasparenza – ho denunciato, attraverso la stampa, una serie di irregolarità che vanno dall’occupazione abusiva di strutture presenti nella sede di via Rossetti a carenze che rendono l’area adibita alle attività del commercio ambulante fuori norma da un punto di vista igienico-sanitario. Ribadisco l’urgenza di ripristinare legalità, sicurezza e decoro: essendo medico mi preoccupano in particolar modo delle condizioni igienico-sanitarie in cui versa una delle ‘piazze’ commerciali più grandi d’Europa, carente dei requisiti previsti dal Ministero della Salute per il commercio dei prodotti alimentari nelle aree pubbliche. I banchi dei prodotti alimentari e gastronomici dovrebbero essere separati dagli altri banchi e occupare un settore chiuso sui quattro lati. Invece sono vicinissimi a quelli che vendono indumenti usati. Inoltre spesso sono privi di acqua corrente, che deve essere potabile, per la rottura delle fontanelle. È necessario un serbatoio per lo scarico delle acque reflue e l’impianto di scarico deve essere correlato di un dispositivo disinfettante biodegradabile delle acque reflue. Tutto ciò al mercato settimanale attuale è pura fantascienza: manca anche una corsia d’emergenza per le ambulanze in caso di malore degli utenti e operatori. Ecco perché dico che occorre un progetto serio”.

Il 7 settembre la consigliera Celentano aveva proposto il trasloco del mercato nell’area fieristica dell’ex Rossi Sud, in attesa della riqualificazione della sede di via Rossetti. “In questo caso l’amministrazione – ribadisce – dovrebbe attivarsi per trovare un accordo con la Provincia di Latina, proprietaria dell’area expo, e reperire i fondi necessari per la riqualificazione dell’attuale mercato”. In alternativa al trasloco presso l’ex Rossi Sud, l’esponente di opposizione aveva evidenziato “che esiste agli atti del Comune un project financing che prevede il restauro del mercato con la realizzazione aggiuntiva di uno spazio, tipo arena, da destinare a spettacoli con riserva di gestione da parte dei proponenti”.

“L’assessora Caprì ha parlato di un’operazione di rilancio in sinergia con associazioni e commercianti. Mi chiedo – torna a bomba Celentano – quando quest’idea progettuale sarà illustrata ai consiglieri comunali, e quindi i cittadini che rappresentano. Non basta fare proclami per cambiare registro: un’amministrazione seria dovrebbe comunicare le proprie intenzioni senza lanciare messaggi per future sorprese. C’è un’idea, e allora la si palesi apertamente – conclude la consigliera -, in modo da poter seguire l’iter in tutte le sue fasi con assoluta trasparenza e senza misteri”.