2022: verso una “Buona Politica”. Quali nuovi spazi di confronto “insieme”?

2022: verso una “Buona Politica”.

Quali nuovi spazi di confronto “insieme”?

ECONOMIA & SOCIETA’

rubrica del mercoledì

di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese

direzione@claai-assimprese.it

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Ad ogni inizio d’anno, i progetti ed i disegni di prospettiva vanno ad inondare i nostri discorsi, le nostre programmazioni e i tanti “desiderata”.

ùLatina accoglie il nuovo anno con la bella e importante notizia di 9 i milioni di euro finanziati dall’Unione Europea, attraverso il Ministero dell’Interno e destinati alla rigenerazione urbana, grazie al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), legato al piano europeo NextGeneration Eu. Un risultato più che positivo per l’Amministrazione comunale.

Una vera “boccata di ossigeno” che permetterà di cominciare ad avviare precise azioni di sistemazione del decoro urbano e, conseguentemente di quello sociale. Ora tutto sta in mano “alla politica”, nel senso più ampio del termine, auspicando che il “comune sentire” possa far superare divergenze e posizioni precostituite per creare un governo della Città ed un percorso che sia il più inclusivo possibile, per il bene della comunità. 

Abbiano la necessità di avere una politica che possa offrire una nuova visione di prospettiva per la comunità locale ed affrontare le numerose emergenze sociali ed economiche del territorio che non sono poche.

Il nostro Vescovo. SER Mons. Mariano Crociata, nella celebrazione del primo Gennaio per la “Giornata Mondiale per la Pace”, momento annuale di riflessione per tutte le parti sociali, Associazioni di categoria e Istituzioni, citando il messaggio del Santo Padre, ha evidenziato come “tutti, a cominciare da noi qui presenti, siamo interpellati – autorità, istituzioni e cittadini –, coinvolti nell’intreccio di “architettura” e “artigianato”, impegnati a percorrere le vie del dialogo tra le generazioni, dell’educazione e del lavoro”. Per quanto ci riguarda quì, nelle nostre Città, nelle nostre Comunità locali. 

Questo riguarda anche il nostro mondo politico, nel senso più ricco del termine. 

Il mondo della politica –che non è un concetto astratto ma è fatto di persone e leader- dinanzi alle difficoltà diffuse di questo nostro momento deve operare come artigiani e come architetti “per costruire” 

Sentiamo la necessità di una politica sussidiaria vera e reale. Una sinergia tra Istituzioni, terzo settore e mondo del privato. 

Una politica che, sempre di più, dia risposte ai bisogni reali dei cittadini molti dei quali travolti da una crisi sanitaria che, prima ancora, è sociale ed economica. Basti pensare alle difficoltà di molte piccole attività a carattere familiare, molte partite IVA e piccole aziende, difficoltà che si trascinano dietro molti lavoratori che rischiano di essere fuori dai processi produttivi. 

A queste realtà la politica, nelle sue variegate sfaccettature, deve dare risposte. Una politica che sappia rivalutare il “soggetto Famiglia” che si sta dimostrando, ancora una volta, uno degli ammortizzatori sociali indiretti.

Abbiamo necessità di politici con una capacità di mediazione e propositività. 

Ci piace rammentare l’insegnamento sociale di Papa Francesco quando ci parla dell’importanza di una “Migliore Politica” al servizio del bene comune e, in particolare quando ci rammenta che per progettare un qualche cosa di grande a lungo termine, bisogna avere un sogno collettivo.

Lavoro, dono, carità, una politica economica attiva, partecipazione e sussidiarietà …sono tutti concetti che devono interagire tra di loro per lo sviluppo di una comunità locale. La politica (che a livello locale è fatta di nomi e cognomi) deve avere il coraggio e la forza di dialogare e di essere realmente leader. 

Le nostre imprese, i nostri operatori economici, i nostri commercianti e artigiani hanno bisogno di una politica di grandi prospettive, “di una politica che pensi con una visione ampia…”

Sentiamo oggi l’esigenza di nuovi spazi di mediazione, di confronto e crescita economica “insieme”.