Baby Driver – Il genio della fuga, grande dinamicità e buoni sentimenti per il nuovo film di Edgar Wright

Dopo aver diretto film campioni d’incassi come L’alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo, il regista Edgar Wright realizza un progetto che covava da molto tempo. Baby Driver si svela finalmente con successo dopo una lunga attesa, stupendo e conquistando per numerosi motivi.

Baby (Ansel Elgort) è un giovane pilota che affida il suo talento con le macchine al crimine, costretto a lavorare per un boss (Kevin Spacey). Quando si innamora di Deborah (Lily James) sogna con lei la possibilità di una vita migliore e fuori dal crimine, ma il ragazzo deve prima partecipare ad un’ultima, pericolosa, rapina.

Baby Driver si mostra sin dall’incipit come un film ad alto tasso adrenalinico, con sequenze automobilistiche estremamente spettacolari che farebbero invidia anche alla saga di Fast & Furious. È qui che Wright svela una regia calibrata e attenta ad ogni minimo dettaglio, costruendo tra virtuosismi scene dal grande impatto visivo e d’intrattenimento. Giocando con il film di genere il regista dà vita ad un prodotto fresco ed originale, che stupisce per la messa in scena e il contributo tecnico. Il montaggio in primis tiene lo spettatore sempre sull’attenti, generando la giusta dinamicità ed esplosività alle scene, regalando invece respiri più ampi ai momenti prevalentemente di carattere intimo. La fotografia di Bill Pope dona al film una vasta gamma di toni e colori che ben si adattano ai cambi di atmosfera, sottolineandoli e ammaliando lo spettatore in più occasioni, con un estetica che rimanda all’America nostalgica degli anni ’50.

Vero elemento cardine del film è però la colonna sonora. Da Beck ai Queen, dai Golden Earring ai T. Rex per arrivare a Simon & Garfunkel, il cui brano Baby Driver dà il titolo al film. Questi e molti altri sono gli artisti che udiamo alternarsi all’interno del film, svelando così azzeccatissimi accostamenti tra musica e immagini. E questo binomio risulta estremamente funzionale anche ai fini della narrazione, dove la musica ci preannuncia l’atmosfera della scena a cui stiamo per assistere.

Va sottolineato infatti come all’interno di Baby Driver coesistano due anime ben fuse tra loro. Se da una parte abbiamo quella che conferisce al film la sua dinamicità ed esplosività visiva, caratterizzata dalle spericolate sequenze automobilistiche, dall’altra abbiamo quella che dà al film un tono più dolce, romantico, e che vede protagonisti i due giovani attori Ansel Elgort e Lily James.

Sono loro infatti a catturare la nostra attenzione, calandosi perfettamente nel ruolo e in ciò che esso rappresenta. Ansel Elgort, in linea con l’atmosfera, sembra provenire direttamente dai già citati anni ’50, e con il suo particolare look dimostra di essere stata la scelta perfetta per questo ruolo, quello di Baby, dai risvolti assai interessanti. La giovane Lily James dal canto suo incarna a pennello la dolcezza e l’amore adolescenziale, conquistando il cuore degli spettatori. Notevoli anche i ruoli interpretati da attori del calibro di Kevin Spacey, Jamie Foxx e Jon Hamm, i quali ognuno con la propria caratterizzazione riescono a conquistare la scena e il loro degno posto nella storia del film.

Le uniche pecche della pellicola si ritrovano in alcuni buchi di sceneggiatura che interrompono momentaneamente la magia dello spettacolo, ma sui quali si può passare sopra senza grossi problemi vista l’ottima messa in scena e la sua storia comunque attraente e affatto scontata. Il film che Wright sognava da tempo si rivela dunque un successo che mette in mostra le sue qualità di regista, regalando due ore di puro intrattenimento, tra buona tensione, divertimento e coinvolgimento emotivo.

Baby Driver diretto da Edgar Wright con Ansel Elgort, Lily James, Kevin Spacey, Jamie Foxx e Jon Hamm è in sala dal 7 settembre nei cinema di Latina (Oxer, Corso Multisala), Aprilia (Multiplex Village Cinemas), Formia (Del Mare Multisala) e Terracina (Teatro Traiano).