It, la magnifica trasposizione del capolavoro di King tra horror e racconto di formazione

Chi ha letto e amato il romanzo di Stephen King, sa quanto sia difficile immaginare di trasporre It al cinema. Il regista Andrés Muschietti riesce tuttavia nell’impresa, avvalendosi di una sceneggiatura scritta, tra gli altri, da Cary Fukunaga, e sintetizza al meglio eventi e atmosfera del romanzo. Il risultato è estremamente soddisfacente, a metà tra racconto horror e romanzo di formazione.

Siamo nel 1988, a Derry nel Maine. Nella piccola e grigia città tutto sembra scorrere secondo la solita quotidianità. Improvvisamente iniziano però a sparire alcuni bambini e ragazzi, tra cui Georgie, il fratellino di Bill Denbrough. Questo, insieme ai suoi amici Stanley, Eddie, Richie, Ben, Beverly e Mike, forma il Club dei Perdenti. Quando ad uno ad uno inizieranno ad imbattersi in Pennywise, uno spaventoso clown, comprenderanno che c’è lui dietro le numerose scomparse, e decisi ad affrontare le loro paure intraprenderanno una caccia nei suoi confronti.

Considerare It solo o principalmente come una storia horror è errato. Questo è innanzitutto il racconto di un gruppo di ragazzi alle prese con il passaggio all’età adulta e la sfida alle loro paure. Il regista, e i tre sceneggiatori comprendono questo aspetto e si impegnano per riproporlo fedelmente. E fedele è davvero l’intero film nei confronti del romanzo, tanto che le alte aspettative vengono brillantemente soddisfatte. La narrazione scorre senza intoppi, trasportando lo spettatore nell’incubo che i protagonisti si trovano a vivere inaspettatamente. Probabilmente giusto la prima parte può risultare dai tempi eccessivamente dilatati, ma, considerando che bisogna presentare il contesto, i setti protagonisti, le loro paure e il loro incontro con Pennywise, ciò è giustificabile. Muschietti si concentra sui dettagli per costruire un film preciso e puntuale dove deve esserlo. Egli riesce a generare un crescente senso di tensione che sfocia in climax mai ingiustificati o fini a sé stessi. L’orrore è sempre dietro l’angolo, ma non è gratuito, bensì dispensato sapientemente per far vivere allo spettatore una montagna russa di emozioni. A questo si alternano infatti bellissime e struggenti sequenze che ci raccontano perfettamente il crescente senso di unione dei protagonisti e la loro volontà a vivere intensamente quell’estate, come se fosse l’ultima prima di un cruciale cambiamento. L’ambientazione anni ’80 fa poi il suo dovere, gettandoci addosso quell’atmosfera tipica di quegli anni che perfettamente si intona alla storia, e tra la fotografia e la colonna sonora, il richiamo al cinema di quel decennio è completo.

Azzeccato è anche il casting del film, dove ognuno dei sette ragazzi protagonisti è interpretato dal giusto attore, ognuno in grado di dare al suo personaggio quella caratterizzazione che lo distingue dagli altri consentendogli di essere ben riconoscibile. Allo stesso tempo nell’affiatato gruppo non ci sono elementi dominanti o subordinati, tutti sono sullo stesso livello e portano avanti brillantemente questa unità, perfettamente funzionale a livello narrativo. Domina, com’è ovvio che sia, il terrificante Pennywise. Bill Skarsgard è semplicemente perfetto nel ruolo, costruendo un personaggio totalmente differente da quello di Tim Curry nell’omonima serie televisiva degli anni novanta. Il suo It è decisamente più crudele e spaventoso, senza perdere l’ironia che lo caratterizza. Ogni sua apparizione è potente a livello visivo e le sequenze che lo vedono protagonista insieme ai sette ragazzi sono senza dubbio tra le migliori del film.

Come già detto, trasporre una storia di questa portata è estremamente difficile, tanti sono i temi e le situazioni che meriterebbero il loro spazio. Non tutto naturalmente rientra, ma l’aspetto più importante, quello riguardante la presa di coscienza riguardo la crescita, le proprie paure passate e future, e il senso di gruppo visto come unico modo per affrontare tutto ciò, viene fedelmente riproposto. A metà tra Stand by Me, I Goonies e Stranger Things, il film riesce perfettamente nel generare e trasmettere l’atmosfera e le emozioni giuste, appassionando e spaventando, come è giusto che sia, in attesa del secondo capitolo che vedrà i protagonisti ormai adulti richiamati alla lotta contro il mostruoso It.

It, diretto da Andrés Muschietti con Bill Skarsgard, Jaeden Lieberher, Wyatt Oleff, Jeremy Ray, Sophia Lillis, Finn Wolfhard, Jack Dylan Grazer e Chosen Jacobs è in sala dal 19 ottobre nei cinema di Latina (Oxer, Supercinema), Aprilia (Multiplex Village Cinemas), Fondi (Super Cinema Castello), Formia (Del Mare Multisala), Gaeta (Cinema Teatro Ariston) e Terracina (Teatro Traiano).