A Latina bambini senza vaccini a scuola e preside denunciato, attivata la procedura della Asl

Bambini a scuola senza vaccini, il caso di Latina accertato dal Nas fa discutere e riaccendere le polemiche.

I controlli a campione presso gli istituti scolastici da parte dei militati del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità sono iniziati a partire dal 10 marzo, termine ultimo per mettersi in regola con le vaccinazioni, ed intensificati a seguito dell’incremento di casi di morbillo come disposto dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.

Una decina di giorni fa l’accertamento nella scuola il cui preside è stato denunciato per omissione di adempimenti e di far rispettare gli obblighi vaccinali necessari per la frequenza scolastica. Nel frattempo si è attivata la procedura che prevede la convocazione da parte della Asl dei genitori dei bambini risultati non vaccinati. Previste sanzioni nel caso in cui si rifiutassero di far vaccinare i loro bambini. Per gli alunni dell’asilo ciò comporterebbe la non accettazione alla frequenza scolastica.

L’assessore Gianmarco Proietti

La legge è chiara. A Latina non ci dovrebbe essere possibilità di “scorciatoie” fuori legge, sia perché il portale della Asl consente all’istante la verifica delle vaccinazioni sia perché a ricordare l’obbligo, a genitori e dirigenti scolastici, c’è anche un’ordinanza sindacale emessa il 30 agosto 2018 fortemente voluta dall’assessore alla Pubblica istruzione Gianmarco Proietti.

“L’obbligo alle vaccinazioni è un presidio di sicurezza pubblica – ha dichiarato oggi l’assessore Proietti – a tutela di tutti i bambini, per preservarli dalle malattie e per preservare dalle malattie anche i bambini immunodepressi che non possono sottoporsi al vaccino. La vaccinazione è un dovere verso la comunità. Dispiace che il sistema delle vaccinazioni gravi a scuola sull’esclusiva responsabilità del dirigente scolastico che ha l’onere del controllo e il dovere, in caso di inadempimento da parte dei genitori dei bambini, di emettere decreti di non accettazione a scuola dei bambini non vaccinati. Si tratta di un’importante responsabilità che per quanto gravosa va rispettata in quanto obbligo di legge. Non conosco la situazione sanzionata dal Nas, ma posso affermare che nelle ultime settimane con un decreto di non accettazione emesso da una dirigente scolastica per un bambino, caso segnalato alla Asl, il giorno dopo i genitori si sono adeguati: hanno vaccinato il figlio e hanno reso alla preside la documentazione necessaria per una nuova accettazione”.