A Sabaudia il Festival Giallolatino, i finalisti in gara e gli autori già premiati

Lenz Koppelstatter
Il Festival Giallolatino, giunto alla tredicesima edizione, si svolgerà a Sabaudia dal 18 al 20 agosto.
Saranno tre giornate intense, che vedranno per la prima volta l’aggiudicazione del premio Giallolatino, riservato ai romanzi editi e inediti. Gian Luca Campagna, ideatore e direttore del festival, ha infatti varato la prima edizione del concorso di narrativa per romanzi grazie alle capacità tecniche di Cristina Marra, presidente della giuria, e al lavoro di coordinamento di Federica Lombardozzi Mattei. L’evento, organizzato dall’agenzia Omicron, gode del patrocinio della Provincia di Latina e del Comune di Sabaudia.
Il premio della critica è andato ad Alessandro Maurizi con ‘Roma e i figli del male’, il premio della giuria popolare a Igor De Amicis con ‘La settima lapide’, il premio dei giornalisti ad Andrea Cotti con ‘Il cinese’, il premio sezione romanzi inediti a Maurizio Mos, che verrà pubblicato dalla casa editrice DrawUp.
Restano invece in gara per aggiudicarsi la prima prestigiosa edizione del premio Giallolatino per romanzi editi Lenz Koppelstatter, Giulia Seri e Angelo Petrella.
Lenz Koppelstatter – Omicidio sul ghiacciaio (Corbaccio) – Lenz Koppelstätter  è nato nel 1982 a Bolzano ed è cresciuto in Alto Adige. Dopo gli studi di scienze politiche a Bologna e di scienze sociali a Berlino, ha frequentato la scuola di giornalismo a Monaco. Ha collaborato con testate come  Tagesspiegel e  Zeit Online.  Il silenzio dei larici è il suo secondo romanzo dopo  Omicidio sul ghiacciaio, pubblicato da Corbaccio.
La trama – Le notti sul ghiacciaio non sono fatte per gli uomini. Sono fatte per i fantasmi, per le bufere, per la neve. Eppure, in una gelida notte di dicembre, una strana luce compare sul ghiacciaio della Val Senales e poco dopo viene ritrovato un cadavere con una freccia conficcata nel collo. Esattamente nello stesso luogo, venticinque anni prima, era stato scoperto Ötzi, l’uomo del Similaum, che ora si trova esposto nel Museo Archeologico di Bolzano. Anche lui ucciso da una freccia. Una grossa grana per il commissario Grauner, poliziotto con la non troppo nascosta aspirazione a fare il contadino, che si stava già pregustando un periodo di vacanza in famiglia. Tra intrighi di paese, abitanti più che laconici e turisti più che esuberanti, il commissario Grauner e l’ispettore Saltapepe, trasferito da Napoli e per nulla incline a condividere la passione dei bolzanini per la montagna, si troveranno di fronte a uno dei casi più difficili della loro carriera, che tocca tutti gli ambienti della capitale altoatesina e che affonda le radici in un lontano passato.
Giulia Seri – Sotto il suo occhio (Tanseuropa) – Giulia Seri, nata a Civitanova Marche nel 1984, con la famiglia si trasferisce a Monza in giovanissima età. Laureata in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, passa i primi anni della sua carriera tra l’Austria e la Cina, mentre si specializza alla Judge Business School di Cambridge. Questo è il suo primo romanzo.
La trama – Una ragazza di provincia s’innamora di un giovane fotografo dalle fragili capacità, ma sostenuto nella sua ambizione da un inseparabile amico d’infanzia. Fra i tre si crea un legame pieno di ambiguità e frustrazione, che culmina in una notte di rabbia e di sesso immortalata con il cellulare. Non molto tempo dopo, la sua vita subisce un cambiamento: viene licenziata, i vicini non la salutano, sconosciuti la insultano o le gridano sconcezze.
Sembra una congiura, finché un giorno le viene confidato da una conoscente che sul web girano immagini porno di cui è protagonista. Chi ha diffuso quel filmato sui server di mezzo mondo? Si tratta di una messa in scena dell’amante e del suo amico? Quanti sono i complici della macchinazione?
Ne scaturisce un’indagine sul filo del crollo nervoso, che la porterà alla resa dei conti col proprio alter ego e col disprezzo che la circonda: il conflitto con la persecuzione mediatica suggellerà, nell’ultima scena, una verità più perturbante del dramma registrato in cronaca
Angelo Petrella – Fragile è la notte (Marsilio) – è nato nel 1978 a Napoli. Nel 1996 si trasferisce a Roma, dove si laurea in Lettere Moderne presso l’Università La Sapienza. Dal 2010 cessa le pubblicazioni universitarie e abbandona l’ambito accademico per dedicarsi all’attività letteraria. Il suo esordio narrativo è con l’editore Meridiano Zero, specializzato nel genere noir e l’hard boiled nel mercato italiano. Nel 2008 esce il terzo romanzo  La città perfetta, più volte ristampato e finalista al Premio Scerbanenco, il romanzo viene tradotto in Francia e ne viene tratto un doppio allestimento teatrale. Intanto, l’autore inizia l’attività giornalistica, lavorando in particolare a inchieste e reportage narrativi. Nel 2017 esce il romanzo  Operazione Levante, nel 2018 esce  Fragile è la notte per Marsilio, il romanzo apre una serie narrativa con protagonista l’ispettore di polizia napoletano Denis Carbone, poliziotto alcolizzato e dal passato torbido.
La trama -La prima indagine di Denis Carbone A Posillipo non succede mai niente. Da quando Denis Carbone è stato sbattuto nel commissariato di quel quartiere di signori per un brutto affare di scommesse, il suo fiuto da segugio si è dovuto misurare al massimo con qualche topo d’appartamento. Ma una mattina d’agosto il corpo di Ester Fornario, ricca, disinibita e bellissima, viene trovato ai piedi della torre che domina la sua villa da copertina: dopo dieci anni d’inattività forzata, è per Denis l’occasione perfetta per placare la sete di giustizia che insieme al Macallan gli sta bruciando il fegato. Per la squadra Mobile, che minaccia di scippargli l’inchiesta, sarebbe fin troppo facile chiudere il caso incastrando uno degli amanti dell’ereditiera, ma la caccia privata dell’ispettore Carbone, tallonato nell’ombra da ambigui figuri, rischia di portare alla luce una verità molto diversa. Una verità che ai piani alti della questura di via Medina non piace neanche un po’, e che a Denis potrebbe costare non solo il posto, come dieci anni prima, ma la vita stessa. Per chi come lui le regole non le ha mai seguite non sarà un problema mettere la soluzione delle indagini davanti a tutto il resto, ma stavolta scoprirà suo malgrado che il nemico non ha un solo volto e che la cosa più saggia da fare sarà tenere il dito ben fermo sul grilletto. Dal giallista più spregiudicato e originale della sua generazione, una nuova serie noir in cui il bene e il male si scambiano di posto in modo frenetico, sullo sfondo di una Napoli vibrante di rabbia e rimpianto, d’amore e malinconia.
L’appuntamento è per domenica 18 agosto alle 18.30 , presso la proprietà Scalfati in via Casali di Paola, 6 a Sabaudia.
Dopo la premiazione il festival Giallolatino proseguirà il 19 e 20 agosto in piazza del Comune a Sabaudia.
Lunedì 19 agosto ore 21 . Piazza del Comune. Sabaudia
 
DELITTI DI PROVINCIA – Non è solo questo il grande dilemma che dovrebbe investire chi vive il Bel Paese, l’eterna lotta tra Bene e Male tra le forze dell’ordine e la grande (e piccola) criminalità, tra quella organizzata e quella dei disperati pesci piccoli, esiste non solo nelle metropoli ma si sviluppa nelle pieghe sociali della provincia italiana, amplificando un malessere forte che continua a condurre a quella deriva sociale che tocchiamo e viviamo nel quotidiano. Saranno scrittori d’eccezione, addentro alla cronaca, al tessuto sociale ed economico come Piera Carlomagno, autrice de ‘Una favolosa estate di morte’, Letizia Vicidomini, autrice de ‘Lei era nessuno’, Antonio Scarsella col romanzo ‘Ama come se domani dovessi odiare’, Enrico Luceri, uno degli eredi del giallo classico, con ‘Lo sguardo dell’abisso’. Moderano Giorgio Bastonini, Alessandro Vizzino e Mauro Nasi.
Martedì 20 agosto ore 21 . Piazza del Comune . Sabaudia 
LE TRAGEDIE DEL ‘900 – In nome del ‘Mai Più’ un incontro sui drammi del secolo scorso. Dal dramma degli esuli italiani dopo le purghe titine raccontato da Diego Zandel, esule fiumano, a Paolo Tagliaferri col romanzo ‘Io mi chiamo Miguel Enriquez’, che tratta dell’orribile dramma dei desaparecidos in Cile dopo il golpe di Pinochet, alla giornalista Patricia Mayorga, autrice de ‘Il Condor nero’, giornalista e scrittrice che si batte per i diritti umani. Si affronteranno vari temi che vanno dai diritti umani al diritto positivo, incastonato all’interno delle leggi e degli ordinamenti degli Stati. Arricchiscono questo parterre d’eccezione Nicola Viceconti, scrittore della memoria votato al recupero del Nunca Màs dei desaparecidos dell’America Latina, che presenterà il suo ultimo ‘Nora Lopez. Detenuta N. 84’, ed Ernesto Berretti, autore del romanzo ‘Non ne sapevo niente’, ambientato e dedicato invece al dramma dei Paesi dell’Est europeo. Conduce Gian Luca Campagna e Diego Zandel.