A Treviso il dragon boat del gruppo “Donna Più” Lilt Latina

Il gruppo “Donna Più” della Lilt di Latina ha preso parte al terzo trofeo nazionale di dragon boat della Lilt, disputato nella magnifica città d’arte di Treviso, che ha fatto seguito all’edizione di Bari e a quella di Sabaudia.

Per le partecipanti e per l’associazione rappresentata l’appuntamento di Treviso non è stata tanto una gara quanto un incontro tra tutti i gruppi di dragon boat italiani, sostenuti dalla Lilt, per la sensibilizzazione di quanto sia importante la prevenzione per vincere la battaglia contro il tumore al seno. Una festa di colori e di gioia, di condivisione e amicizia.

L’edizione veneta è stata promossa dalla Lilt nazionale in collaborazione della Lilt provinciale di Treviso e del gruppo Akea Rosa Lilt e con il patrocinio del Comune di Treviso.

Capitanate da Anna Maria De Cave, responsabile nazionale, che tre anni fa ha promosso e inventato questa manifestazione, e con la sapiente guida di Vincenzo Iuliano, ieri sono salite nuovamente sul podio queste coraggiose dragonesse, che in pochi mesi hanno partecipato con successo a diverse e importanti competizioni.

Il loro entusiasmo è trascinante ed il colore rosa che tinge le città dove arrivano è diventato simbolo di sorriso e di gioia.

Dopo la premiazione, come sempre è stata celebrata la cerimonia dei fiori, un momento emozionante e solenne durante il quale sono state ricordate tutte le donne che non sono riuscite a vincere la loro battaglia contro il tumore al seno.

Sul dragone erano presenti tutte le capitane delle 19 squadre partecipanti, oltre ai presidenti della Lilt nazionale, Francesco Schittulli, e della Lilt di Treviso, Alessandro Gava.

Anche il sindaco di Treviso Mario Conte è stato vicino a tutti gli equipaggi con simpatia e condivisione di ideali ed obiettivi.

Ma qual’ è la storia di  ”Donna Più”?

Il 28 settembre 2018 è stato festeggiato a Pontinia il venticinquesimo anniversario della nascita del gruppo “Donna più” della Lilt, sezione di Latina.

Primo ad essere istituito in campo nazionale, ha dimostrato negli anni, con i suoi splendidi risultati, quanto sia importante la prevenzione, l’assistenza e la tecnica riabilitativa per dare sostegno e aiuto alle donne operate al seno.

Ideato e concretamente formato e diretto da Anna Maria De Cave, che tuttora lo coordina, ha tra i suoi compiti fondamentali proprio la riabilitazione, fu sua l’intuizione di quanto fosse importante a livello sanitario, ma soprattutto psicologico, prendersi cura della donna dal giorno dopo l’intervento ed accompagnarla passo, passo fino alla sua guarigione, nulla volendo sottrarre all’opera fondamentale dei medici e dei sanitari.

Un percorso difficile e doloroso che coinvolge e sconvolge l’intero nucleo familiare, proprio per questo nel   2010, questa donna coraggiosa e intraprendente mise in atto un esperimento che è diventato nel tempo un vero modello a cui ispirarsi, grazie alla disciplina sportiva del Dragon Boat, una imbarcazione con testa e coda di drago, mossa attraverso la “pagaia” che permette di attuare una tecnica di vogata, che consente un ottimo drenaggio del braccio, sul quale si è intervenuti attraverso l’asportazione di linfonodi.

Ciò che rende particolarmente efficace questo metodo è però lo spirito, la gioia dello stare insieme, del vogare in sintonia e a tempo, come si cantasse in un coro, dove ognuno aiuta e valorizza l’altro, formando un insieme dolce, forte e potente al tempo stesso.

Il gruppo ha conseguito importanti riconoscimenti sportivi, tanto da essere premiato dal Coni, nel 2019, tra le squadre dei grandi campioni di questa disciplina. Le Donne più si allenano sul lago di Paola sotto l’attenta guida di Vincenzo Iuliano e Riccardo Masotto a Sabaudia, che prestano il loro supporto tecnico e la loro pluriennale esperienza a mero titolo di volontariato, senza percepire compenso alcuno.

Con le loro vittorie e con il sorriso che le contraddistingue portano il nome di questa città e della Lilt in ogni dove, sia in Italia che all’estero. E’ il circolo della “The Core” ad ospitarle e a fornir loro gli spazi ed il supporto logistico necessario a titolo assolutamente gratuito.

Donne più quindi, campionesse nello sport, ma soprattutto nella vita, come ci raccontano le immagini che le rappresentano, insieme sempre per divulgare il valore assoluto della prevenzione.