Abc sotto la lente dell’Anac, l’autogol di Latina Bene Comune

Da sinistra l'assessore all'ambiente Roberto Lessio, il direttore generale dell'Abc Michele Bernardini, il presidente dell'Abc Demetrio De Stefano e il sindaco di Latina Damiano Coletta

Nuova grana per l’amministrazione comunale di Latina sul servizio di igiene urbana. Il senatore Maurizio Gasparri, che nelle scorse settimane ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla costituzione dell’azienda speciale Abc per i rifiuti di Latina, non ha colpa sulla richiesta di informazioni che l’Autorità nazionale anticorruzione ha inoltrato al Comune del capoluogo pontino il 10 gennaio 2018. L’Anac di Raffaele Cantone chiede lumi sulla base delle comunicazioni pervenute dal Comune di Latina a maggio 2017, come prescritto nel parere rilasciato dall’Authority, nell’aprile scorso, su richiesta dell’amministrazione comunale a guida Lbc sulla gara europea indetta dal commissario Giacomo Barbato.

L’Anac aveva evidenziato irregolarità negli atti posti alla base della gara per la gestione dei rifiuti di Latina e aveva invitato l’amministrazione comunale ad apportare modifiche utili a rimuovere le criticità al fine dell’indizione di una nuova gara europea ad evidenza pubblica, tendo conto che il ricorso all’in house è un’eccezione in deroga all’approvvigionamento ordinario di beni e servizi e ai principi di salvaguardia degli equilibri concorrenziali del mercato.

Tutto chiaro, tranne che per Lbc che ha voluto intendere, come più volte riferito dall’assessore all’Ambiente Roberto Lessio, che l’Anac non aveva suggerito esclusivamente di procedere all’assegnazione del servizio mediante gara ma lasciava aperta la soluzione di una gestione municipalizzata.

Era aprile 2017 e l’Anac invitava il Comune, e per esso il sindaco, a comunicare entro 30 giorni le iniziative che intendesse adottare. Poi a maggio la risposta dell’amministrazione che tracciava il percorso avviato per la costituzione dell’azienda speciale a cui sono seguiti gli atti approvati in Consiglio comunale l’8 agosto 2017, la delibera di giunta del 18 dicembre che anticipava il contratto di servizio con l’Abc e il capitolato speciale, nonché l’aggiudicazione al fallimento della Latina Ambiente del ramo d’azienda per l’avvio del nuovo servizio.

Nella richiesta di informazioni che l’Anac inoltra al Comune di Latina si precisa che una delibera del 2015 della Corte dei conti evidenzia che l’ente locale debba verificare che esista stretta inerenza tra le finalità istituzionali dell’ente e le attività strumentali affidate all’azienda speciale; debba opportunamente valutare sulla convenienza economica di procedere ad affidamenti, nel rispetto del principio di economicità delle gestioni e del buon andamento delle amministrazioni pubbliche; debba motivare in modo adeguato i trasferimenti a favore dell’azienda speciale, anche al fine di evitare un ingente crescita della spesa per i servizi nel bilancio comunale.

Ora si tratterà di vedere se il disposto della Corte dei conti sia rintracciabile negli atti posti in essere per l’Abc. Alla risposta dell’amministrazione comunale seguirà il riscontro dell’Anac, con i suoi tempi. E finora l’interessamento di Cantone è stato innescato dalla stessa amministrazione comunale, in riscontro al suo protocollo pervenuto all’Anac l’8 maggio 2017.

Gli eventuali effetti dell’interrogazione di Gasparri non risultano ad oggi ancora palesati. Il senatore di Forza Italia, nel mettere in fila tutti i nodi dell’Abc, segnalando certamente anche il mancato rispetto dell’indicazione dell’Anac a procedere alla gara europea, ha chiesto al governo se dell’intera vicenda non debba essere interessata la Procura della repubblica e la Corte dei conti anche alla luce del decreto Madia che non consente a un Comune con società partecipata andata in default di costituire, nei cinque anni successivi alla dichiarazione di fallimento, altro soggetto per l’affidamento del medesimo servizio svolto dalla fallita società. Eccezione quest’ultima sollevata anche dalla società De Vizia, che aveva partecipato alla gara europea poi annullata per fare largo all’Abc, in un ricorso al Tar che sarà discusso il prossimo 22 febbraio.