Abc per i rifiuti di Latina, Calandrini fa le pulci al professor Lucarelli costato 47mila euro: ha copiato da Erica

Nicola Calandrini

“Con questa Abc, Lessio si è fatto un clamoroso autogol”. L’esternazione appartiene al consigliere Nicola Calandrini, esponente di Fratelli d’Italia. E’ un passaggio del suo intervento di ieri sera in Consiglio comunale riunitosi per la costituzione dell’azienda speciale “Abc Latina” finalizzata alla gestione del servizio rifiuti del capoluogo pontino.

Calandrini, come pure gli altri consiglieri che lo hanno sostenuto alla candidatura a sindaco, si sono detti sempre favorevoli all’idea che il servizio potesse essere gestito da un’azienda municipale. Calandrini stesso, per il dopo Latina Ambiente, aveva sempre sostenuto la linea dell’in house convinto di poter garantire una continuità lavorativa ai dipendenti della Latina Ambiente. Quindi, da parte sua nessun pregiudizio alla costituzione di un’azienda speciale. E invece, come gli altri dell’opposizione, non ha partecipato al voto. E il perché lo ha spiegato ieri sera in aula: “Questa azienda speciale fa acqua da tutte le parti”.

L’esponente di Fdl ha documentato parte delle sue obiezioni facendo depositare agli atti della deliberazione, che di lì a poco sarebbe stata approvata da Latina bene comune, la sua analisi alla relazione del professor Alberto Lucarelli, costata al Comune di Latina, 47mila euro e che su 96 pagine soltanto “12 sono il frutto del lavoro affidato all’università Federico II di Napoli del quale risulta coordinatore il professor Lucarelli”.  “Vede, assessore Lessio, prima di parlare e offendere, lei dovrebbe documentarsi, leggere”, ha detto Calandrini citando il caso, plateale, delle critiche mosse dall’assessore all’Ambiente in occasione della commissione congiunta del 31 luglio alla dottoressa Grazia De Simone, ex dirigente del servizio Ambiente che firmò la relazione che consentì la pubblicazione del bando per la gara europea. “Dodici paginette”, aveva commentato Lessio, non sapendo che Lucarelli – secondo l’analisi di Calandrini – avrebbe scritto altrettanto, “perché le altre sono state copiate dal progetto della società cooperativa Erica, per altro in modo sbagliato”.

Nella sua analisi Calandrini ha messo in evidenza che nella relazione ex articolo 34 del decreto legge 179 del 2012, comma 20 (Per i servizi pubblici locali di rilevanza economica,  al  fine di assicurare il rispetto della disciplina europea, la parità  tra gli operatori, l’economicità della gestione e di garantire  adeguata informazione alla collettività dii  riferimento,  l’affidamento  del servizio è effettuato sulla base di apposita  relazione,  pubblicata sul sito internet dell’ente affidante, che dà conto delle ragioni  e della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo per la forma  di  affidamento  prescelta  e  che  definisce  i  contenuti specifici degli obblighi di servizio pubblico e servizio  universale, indicando le compensazioni economiche se previste), risultano omesse le indicazioni sul soggetto responsabile della compilazione, come previsto dallo schema tipo di relazione ex art. 34 elaborato dall’osservatorio servizi pubblici locali. Ma a parte questo, Calandrini per la sua analisi ha creato un indice sia per la relazione ex articolo 34 oggetto di deliberazione per l’azienda speciale che per il progetto del servizio rifiuti affidato ad Erica. Poi li ha messi a confronto, evidenziando che su 98 pagine 86 risultano in fotocopia, quasi. Perché a Calandrini non sono sfuggite le incongruenze. “Incongruenze macroscopiche”, ha precisato ieri sera in aula.

Nell’analisi del consigliere depositata agli atti di deliberazione, ieri sera, in aula si legge, ad esempio: “I dati delle tabelle altro e secco residuo non corrispondono. Si tratta di differenze significative: progetto Erica – tabella altro – captazione kg. 7.464.540; relazione art. 34 – tabella altro – captazione kg. 5.885.269.  Progetto erica – tabella secco residuo – captazione kg. 20.390.559; relazione art. 34 – tabella secco residuo – captazione kg. 19.394.384”. Differenze notevoli, senza alcuna spiegazione: “Non è chiaro se i dati riportati nella relazione finale (ex articolo 34) che si discostano da quelli forniti da Erica, sia frutto di accertamenti diretti presso il Comune di Latina”. Per tutte le incongruenze riscontrate da Calandrini pubblichiamo qui l’analisi deposita agli atti del Consiglio.

Ma non sono state solo la copiatura e le relative incongruenze tra la relazione ex articolo 34 e il progetto Erica a tenere lontano Calandrini dalle operazioni di voto di ieri sera. Il consigliere ha fatto la sua battaglia perché gli atti per la costituzione dell’azienda speciale giungessero in Consiglio comunale con il parere di conformità del segretario comunale Rosa Iovinella. E invece niente. “Ma questo era prevedibile, dopo l’imboscata di Lbc il 3 agosto scorso”, ha commentato oggi Calandrini anticipando che depositerà al più presto una nuova mozione sull’argomento.

“Non avevo alcun pregiudizio – ha detto ieri sera in aula l’esponente di opposizione – ma questa maggioranza è stata sorda e completamente cieca. Poteva verificare le nostre osservazioni e invece non lo ha fatto. Ho chiesto che fosse ascoltata in commissione la dirigente del servizio al Personale per sentire il suo parere sul nodo dell’assunzione dei dipendenti della Latina Ambiente, ma non è stata convocata. Perché non avete ascoltato l’assessore Antonio Costanzo? Perché voi siete referenziali, Lbc parla di città e invece non ascolta nessuno. Vi ricordo che il professor Lucarelli vi ha detto che le assunzioni all’azienda speciale passano per un avviso pubblico. Io aggiungo un avviso pubblico legato al territorio, facciamo anche provinciale. E’ stato detto dal professor Lucarelli che forme di assunzione prioritaria per i lavoratori della Latina Ambiente, se c’è volontà politica, possono essere inseriti nel contratto di servizio. Ebbene, negli atti oggetto di questo Consiglio non c’è il contratto di servizio, ma potevate creare uno specchietto ed inserire un qualcosa che ne anticipasse il contenuto a garanzia dei lavoratori. E invece voi non ascoltate nessuno”. “Lessio, questo progetto industriale è carente”, ha concluso Calandrini con la critica all’assessore all’Ambiente già pesantemente bastonato dai consiglieri Alessandro Calvi di Forza Italia ed Enrico Forte del Partito democratico.

Di seguito gli altri servizi sul Consiglio comunale di Latina andato in scena ieri per la costituzione dell’azienda speciale.

Rifiuti a Latina, un’azienda speciale a tutti i costi. Approvati gli atti costitutivi di Abc

Latina, il retropensiero di Lessio sui rifiuti e l’affondo di Calvi e Forte. Capirci inciampa al calendario

Rifiuti a Latina, Bellini non convince. Forza Italia: Abc, ennesima passerella di Coletta