Abuso d’ufficio per la scelta dei collaboratori, chiesto il giudizio per il senatore Moscardelli

Claudio Moscardelli

Archiviata l’accusa di peculato, a carico del senatore pontino del Pd Claudio Moscardelli c’è una richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio per presunte irregolarità nella selezione dei propri collaboratori. A formulare la richiesta sono stati i pm romani Alberto Pioletti e Giorgio Orano. Sulla graticola anche l’ex presidente del gruppo Pd in Regione, Esterino Montino, ora sindaco di Fiumicino, per l’ex tesoriere Mario Perilli, per Tonino D’Annibale, Enzo Foschi, ex capo della segreteria del sindaco Ignazio Marino, per Claudio Mancini, Mario Mei, Giuseppe Parroncini, Carlo Umberto Ponzo, Bruno Astorre, Carlo Lucherini, Francesco Scalia, ex presidente della Provincia di Frosinone, Daniela Valentini e Marco Di Stefano.

Per i Pm della Procura di Roma, Moscardelli in qualità di consigliere regionale, tra il 2010 e il 2012, non avrebbe effettuato un’adeguata comparazione per la selezione dei propri collaboratori, conferendo incarichi per prestazioni prive della natura altamente qualificata. Per la difesa del senatore si trattò invece di collaborazioni fiduciarie previste dalla normativa regionale. Probabile la richiesta di rito abbreviato.