Acciuffata la banda della “truffa del finto nipote”, 5 in manette.

Squilla il telefono. La voce è quella di un giovane: chi parla cerca nonno, o nonna, chiunque risponda, gli chiede di ritirare un pacco per suo conto o pagare un avvocato per tirarlo fuori dai guai. La persona anziana si allarma, reagisce cercando di rendersi utile, o preoccupandosi, e dunque prende i suoi risparmi e li mette a disposizione. E se i contanti non ci sono a volte, nelle mani dei finti corrieri, finiscono anche beni preziosi, come gioielli di famiglia. Una truffa che ha preso piede da tempo, un inganno diffusissimo, che continua, però, a mietere troppe vittime tra gli anziani.

Era specializzata proprio nella “truffa del finto nipote” la banda che agiva tra Latina, Caserta, Salerno e Napoli, scoperta attraverso un’indagine dei carabinieri coordinata dal pm della Procura di Napoli Luciano D’Angelo. La banda aveva anche una base logistica adibita a “centrale telefonica” nel centro storico di Napoli: da questo appartamento gli indagati contattavano le anziane vittime fornendo poi tutte le indicazioni ai finti corrieri.
Durante le indagini sono state arrestate altre 5 persone in flagranza di reato e sequestrati 11mila euro in contanti e preziosi vari provento delle truffe, poi restituiti alle anziane vittime.