Accoglienza a Latina, in arrivo altri 93 immigrati di “primo livello”. Saranno ospitati in sette strutture diverse

Arriveranno tutti a Frosinone e poi con il pullman verranno portati a Latina. Sono in arrivo nel capoluogo pontino altri 93 immigrati di “primo livello”, appena sbarcati sulle coste italiane. Saranno ospitati in sette strutture diverse, a Borgo Piave, Borgo Grappa, via Bassianese, via Nascosa, Campo Boario e in altre zone della città.

E’ quanto emerso ieri in commissione Welfare, dove sono stati forniti anche i numeri delle attuali presenze: 95 ospiti della cooperativa “Il Girasole”, 104 presso Casal delle Palme, 80 a Le Ferriere, 46 ospiti della cooperativa “Il Quadrifoglio” presso diverse abitazioni, ai quali vanno aggiunti 65 immigrati di “secondo livello”, ovvero richiedenti asilo, per un totale di 390 presenze. Con i nuovi arrivi si arriverà a 483.

L’assessore Patrizia Ciccarelli, ieri a margine della commissione, ha riferito che la situazione è di assoluta tranquillità: numeri comunque contenuti a fronte di una popolazione cittadina di quasi 126mila abitanti. Il consigliere Eugenio Lendaro di Lbc, durante i lavori di commissione, ha sottolineato l’importanza di distribuire sul territorio le presenze degli immigrati sia per evitare ghettizzazioni sia per evitare concentrazioni in un quartiere piuttosto che in un altro a danno dei residenti. Il consigliere Enrico Forte del Pd ha voluto sottolineare la necessità di avviare con la Prefettura un dialogo per evitare che Latina resti in balia degli “eventi” e che a seconda degli sbarchi si trovi a dover rispondere a nuove esigenze di accoglienza. Matteo Coluzzi, consigliere della Lista Forte, ha invece insistito sull’assoluta opportunità di informare la città su numero di presenze di immigrati e sui luoghi in cui vengono accolti.

Il Comune di Latina, finora, ha risposto alle chiamate della Prefettura con soluzioni alternative al cosiddetto “hub” che per altro era stato espressamente richiesto da piazza della Libertà. I 93 nuovi arrivi di fatto vanno ad assottigliare le attuali disponibilità di accoglienza. Si teme una nuova ondata possa compromettere il già fragile equilibrio trovato.

In città non sono pochi i segnali di insofferenza alle soluzioni trovate. I video realizzati da CasaPound sul disagio dei cittadini che all’improvviso si trovano a fare i conti con i nuovi vicini di casa stanno avendo una certa eco. Dopo il “blitz” a Santa Fecitola, la telecamera di Marco Savastano si è spostata in via Polusca per un nuovo sopralluogo. Di seguito il nuovo video.