Appello a Zingaretti oltre le primarie, fronte di Lbc: anche a Latina avvertiamo la necessità di una piazza grande

Patrizia Ciccarelli

“Non era nelle nostre intenzioni entrare nel dibattito interno al partito democratico, nella dialettica tra le diverse candidature; ritenevamo, e riteniamo tuttora, affermare, invece, una speranza. La speranza che le primarie segnassero una svolta: una nuova cultura democratica e progressista per un nuovo centrosinistra. Le prime parole, i primi atti di Nicola Zingaretti sembrano andare in questa direzione. Nella direzione dell’apertura, piuttosto che della chiusura burocratica; della politica come elaborazione collettiva piuttosto che come avventura personale. Dismettendo (si spera una volta per tutte) l’autosufficienza che identifica il potere come unica misura dei propri valori e dei motivi per i quali si sceglie di fare politica”. Queste le motivazioni del fronte di Latina Bene Comune sempre più proiettato verso il Pd di Zingaretti ad indire per martedì 19 marzo alle 18 una prima assemblea di dialogo rivolta ai tanti che hanno partecipato alle primarie, indipendentemente dall’iscrizione o meno al partito che le ha convocate. L’appuntamento è presso la sala riunioni del Palazzo della Cultura, in via Umberto I, 39.

L’iniziativa è firmata da Patrizia Ciccarelli, Rino Caputo, Silvio Di Francia, Salvatore Forlenza, Graziano Lanzidei, Gianmarco Proietti, Luciana Mattei, Emilio Ranieri, Franco Castaldo, Andrea Mirelli, Anna Di Falco, Laura Savelli, Valeria Campagna, Mariolina Marinelli, Nazzareno Ranaldi, Simona D’Alessio, Lorella Libanori, Francesco Moriconi, Francesco Pannone, Giorgio De Marchis, Pierluca Dussich, gli stessi che alla vigilia delle primarie nazionali del Pd avevano lanciato un appello per la mozione Zingaretti. Nel gruppo anche esponenti del Pd, come Di Francia e De Marchis.

“Anche a Latina avvertiamo la necessità che questa novità e questa speranza non rifluisca nei tatticismi e nell’incapacità di dialogare sull’identità e sul futuro della città – scrivono in una nota stampa -. Si è detto che occorre una piazza grande. Siamo ancora una volta d’accordo: serve una piazza grande, molto grande, per costruire un campo grandissimo, dove raccogliere le speranze di un cambiamento vero e non solo declamato; ma anche per allestire un argine una società basata sull’odio, sull’incapacità di mettersi nei panni dell’altro, sulla discriminazione, sulla negazione delle emergenze ambientali, sulla compressione dei diritti del lavoro”.

All’iniziativa aderisce mezza giunta di Damiano Coletta (il sindaco di Latina, vice presidente nazionale del partito Italia in Comune), consiglieri comunali di maggioranza e storici esponenti di Latina Bene Comune, segno di un’aderenza al nuovo Pd di Zingaretti che tuttavia nell’amministrazione comunale del capoluogo continua a rimanere all’opposizione esprimendo una forte critica nell’operato del sindaco, del suo esecutivo e della sua maggioranza. Neanche un mese fa, il 27 febbraio scorso, il Partito democratico di Latina ha presentato opposizione formale alla Variante Q3, finita sotto inchiesta e per la quale risulta indagato anche ‘assessore all’urbanistica Castaldo.