Fipav Lazio e Fipav Roma hanno rivolto un appello alle istituzioni per evidenziare il disagio vissuto dallo sport di base sul tema delle palestre scolastiche. Queste strutture, dove tradizionalmente si svolge l’attività di asd e ssd, oggi si trovano in una pericolosa situazione di stallo a causa dell’emergenza Covid-19 e della possibilità che gli istituti le utilizzino per le attività curricolari e didattiche come aule per le lezioni frontali.
I Comitati hanno inviato una serie di lettere: al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, all’ufficio scolastico regionale del MIUR (per la competenza dei presidi), all’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), alla sindaca di Roma, Virginia Raggi e alla Città Metropolitana di Roma Capitale responsabile di tutte le palestre della provincia, esprimendo forti preoccupazioni e auspicando un pronto intervento delle istituzioni per ripristinare le condizioni di normalità nel rispetto delle concessioni e delle assegnazioni stipulate dalle società con gli enti locali.
La sottrazione delle palestre scolastiche dalla disponibilità pomeridiana, rischia di generare un meccanismo “a cascata” che mette a repentaglio l’attività di migliaia di giovani, oltre che compromettere il lavoro degli operatori sportivi, tecnici e dirigenti, da anni impegnati sul territorio.
“È una scelta che non comprendiamo – ha dichiarato il presidente del Comitato Regionale FIPAV Lazio Andrea Burlandi – la decisione del sindaco Montino porterà a una crisi della pallavolo e di tutte le discipline sportive del territorio di Fiumicino, l’ottavo comune non capoluogo per estensione in Italia, che rischia di diventare irreversibile con la chiusura di alcune realtà storiche del nostro movimento, impegnate nei campionati territoriali, regionali e nazionali di Serie B. È nostro obiettivo trovare una soluzione al più presto”.
“Siamo al fianco delle società di Fiumicino e di tutte le nostre realtà in questa battaglia di sport, cultura e civiltà – ha aggiunto il presidente del Comitato Territoriale FIPAV Roma Claudio Martinelli – mettere sotto scacco lo sport, soprattutto dopo una crisi di questa portata, significa cancellare con un colpo di spugna anni di impegno e passione, sempre finalizzati alla crescita dei giovani dal punto di vista sociale, psicologico e fisico. Sosterremo le società qualora dovessero intraprendere azioni di protesta ad ogni livello istituzionale. Pieno supporto da parte dei Comitati”.