Aprilia, 40enne a giudizio per stalking: in un giorno 64 telefonate

Perseguitava la compagna dopo che quest’ultima aveva deciso di lasciarlo. L’ennesimo caso di stalking al tribunale di Latina. Un uomo di 40 anni di Aprilia è stato rinviato a giudizio per atti persecutori. Ogni volta il copione è lo stesso. Lui non accetta la fine della relazione e si impone rendendo alla ex compagna la vita impossibile. La segue, la insulta, la minaccia e usa la forza fisica per far valere le sue ragioni.

I fatti in questione risalgono al marzo del 2019. Il primo marzo l’avrebbe presa per la manica della giacca e per il collo minacciandola di ucciderla dicendole “Ti ammazzo”. Due giorni dopo, dopo varie telefonate e messaggi, l’avrebbe raggiunta a Roma e le avrebbe chiesto perché non fosse al lavoro, costringendola a rifugiarsi in metropolitana. Nei giorni seguenti le avrebbe inviato più messaggi chiedendole di incontrarla. Poiché questo non le aveva fatto cambiare idea l’avrebbe insultata davanti a una conoscente e poi aveva contattato anche il padre perché intercedesse per lui. Il 16 marzo successivo l’avrebbe chiamata 64 volte e le avrebbe inviato 18 messaggi implorandola di tornare con lui. Il mese successivo avrebbe contattato anche il nuovo compagno di lei.

Una vera e propria persecuzione, che avrebbe causato nella parte offesa ansia e paura per la sua incolumità. Questa mattina in udienza preliminare il giudice del tribunale di Latina, Giorgia Castriota, ha così rinviato a giudizio il 40enne, difeso dall’avvocato Emanuele Vari. Il processo inizierà l’11 marzo 2020 davanti al giudice Valentini.