Aprilia, Carnevale senza carri: l’affondo del PD

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Un Carnevale sottotono quello del 2017. L’ammutinamento da parte dei carristi, ancora in attesa del contributo comunale dello scorso anno, ha fatto venier meno l’attrazione principale. Niente carri allegorici dunque, solo maschere. Il PD locale, attraverso il coordinatore del circolo Aprilia Centro Tiziano Anderlini, attacca l’amministrazione comunale, responsabile della mancata intesa con l’associazione dei carristi. “Grave quanto accaduto con l’edizione 2017 del carnevale apriliano- commenta Anderlini- che solo grazie al grande impegno degli Istituti Scolastici Comprensivi verrà festeggiato per le nostre strade. Incomprensibile il trattamento riservato dall’amministrazione comunale e dall’Assessore Marchitti ai carristi apriliani che con la loro attività di volontariato l’anno scorso hanno fatto rivivere i fasti di un passato che vedeva aprilia tra le comunità più attive nell’organizzazione del carnevale. A gran voce e in tempi non sospetti i carristi hanno chiesto il rimoborso delle spese sostenute e la definizione di un budget adeguato per l’edizione odierna accompagnato da una riprogrammazione del evento carnevalesco. L’amministrazione è stata sorda a queste richieste senza individuare i quei fondi necessari per consentire ai carristi di realizzare le loro idee, fondi che al contrario per altre manifestazioni di dubbia utilità vengono trovati tra le pieghe del bilancio comunale”. Responsabilità precise secondo i democratici ricadono proprio sull’assessore al ramo Vittorio Marchitti. “Come Partito- prosegue Anderlini- ci chiediamo dove è stato l’Assessore alle attività produttive responsabile dell’organizzazione del carnevale apriliano in questo periodo? Perché non è stato in grado di dare una risposta adeguata alle richieste dei carristi lasciandoli da soli? Per il Partito Democratico è necessario attivare tutti gli strumenti disponibili per riavviare quel percorso che possa ridare al carnevale apriliano quel ruolo di aggregazione sociale che ha sempre svolto all’interno della nostra comunità e di momento ludico per le nostre famiglie. Inoltre, sarà fondamentale ascoltare le idee provenienti dal mondo della cultura apriliana rivedendo laddove richiesto le caratteristiche, le finalità e le modalità organizzative dell’evento proiettandolo nel prossimo futuro. Programmare significa anche individuare con certezza le risorse necessarie ed indispensabili per svolgere l’attività, all’interno di un quadro che accanto alle sicurenza degli stanziamenti preveda anche forme di controllo sulle modilità di utilizzo. Solo così si potrà rilanciare il Carnevale Apriliano quale manifestazione culturale e sociale in cui tutta la comunità viva un momento di incontro e condivisione”.