Aprilia, Imu e Bucalossi non pagate da Rida. Nuova richiesta di accesso agli atti da parte di Porcelli

La Rida nel 2016

Una nuova richiesta di accesso agli atti per fare chiarezza sul caso del mancato versamento da parte di Rida Ambiente, delle somme dovute per l’Imu e per la Bucalossi. Dopo le dichiarazioni del sindaco in consiglio comunale, il consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli ha protocollato una nuova richiesta di accesso agli atti per completare quella già protocollata il 25 novembre scorso.  “In merito alle dichiarazioni rilasciate in consiglio comunale dal sindaco di Aprilia, Antonio Terra- si legge nella nota diramata da Carmen Porcelli-  ho provveduto a protocollare poco fa, tramite Pec, una integrazione di accesso agli atti alla mia precedente richiesta inoltrata il 25 novembre us circa il pagamento dell’Ici prima e dell’Imu alla data odierna da parte dello stabilimento Rida Ambiente. Per quanto riguarda la Bucalossi io stessa avevo chiesto agli uffici preposti di conoscere i pagamenti, pagamenti che non sono stati effettuati né per il 2014, né per il 2015 e né per il 2016 almeno fino alla data del consiglio comunale, 29 novembre. Il sindaco ha dichiarato in consiglio, come è possibile rilevare guardando la seduta del consiglio comunale (http://www.ustream.tv/recorded/92968501) nel punto compreso tra 01:56:38 – 1:57:00 : «Intanto nei ruoli nuovi che faremo ci sarà pure sicuramente la Rida Ambiente perché già gli abbiamo accertato tutto e non era la Bucalossi ma era l’Imu; la Bucalossi gliela abbiamo accertata e abbiamo fatto ricorso e anche sull’Imu è stato accertato e ci sono le procedure per arrivare a fare gli atti come lo stiamo facendo per circa 8000 cittadini». Il sindaco ha cioè ammesso che la Rida Ambiente non avrebbe corrisposto, almeno fino a quella data, l’imposta sugli immobili. Poiché sono ancora in attesa di avere risposta alla mia richiesta di accesso agli atti, ho ritenuto opportuno pertanto integrare la richiesta di accesso agli atti chiedendo di avere la data dell’invio dell’accertamento da parte dell’Ufficio Tributi all’azienda e copia della stessa lettera di accertamento. E’ opportuno su questa vicenda fare la massima chiarezza, affinché l’amministrazione dimostri di non applicare il principio “due pesi e due misure”.