Dopo le difficoltà riscontrate affidando la gestione delle arre verdi ai Comitati di quartiere, l’amministrazione apriliana ci riprova, approvando la delibera che consentirà di affidare in via temporanea giardini e parchi alle associazioni sportive. L’intento dell’operazione, enunciato dall’amministrazione apriliana, resterebbe quello di sottrarre il verde al degrado, favorendo la fruizione da parte dei cittadini. La delibera di giunta 277 del 17 novembre scorso, oltre a stabilire i criteri di affidamento per le società sportive che ne faranno richiesta, indica le aree verdi che potranno essere concesse. Tra queste, i giardini e i parchi di via Pergolesi, Tiberio, Scarlatti, Delle Margherite, nel tratto adiacente il Parco Caduti di Cefalonia e nel giardino sito tra le vie Inghilterra, Guardapasso e Grecia. Oltre al recupero del verde pubblico, il progetto, secondo l’amministrazione, permetterà di dare risposta alla costituzionale carenza di aree per praticare sport, da parte delle associazioni del territorio. “L’Amministrazione – commentano il sindaco Terra e l’assessore alle attività produttive Vittorio Marchitti – sta compiendo un percorso di sottrazione dal degrado di alcune aree verdi, attrezzandole come verde sportivo. Le associazioni sportive avranno quindi il compito di dare una veste nuova alle aree pubbliche che appaiono abbandonate”. Sarà il tempo a dar conto dell’esito dell’esperimento intrapreso dall’amministrazione apriliana. Il primo passo, la modifica del regolamento e la concessione degli spazi verdi ai comitati di quartiere, non sempre ha permesso all’ente di conseguire i risultati sperati. Se in alcuni casi la gestione dei comitati ha dato i suoi frutti, in altre zone i cittadini non sono riusciti a mantenere fede agli impegni assunti e l’assenza della strumentazione necessaria per la manutenzione da parte dell’ente, in alcuni casi ha alimentato rapporti tesi tra Comitati e parte pubblica. Tra gli episodi più eclatanti, la rinuncia da parte di Carroceto Sud della gestione del parco per dissapori con l’esecutivo, l’invettiva del comitato Toscanini per il malfunzionamento del trattorino fornito dall’amministrazione, sottoposto a continui interventi di riparazione, infine il caso clamoroso del parco di via Selciatella, chiuso a chiave per mesi dal comitato Casolare Alto in attesa che gli uffici comunali predisponessero interventi per la messa in sicurezza di fili scoperti.