Aprilia, il silenzio imbarazzato del sindaco Terra su La Cogna

I rifiuti disseppelliti di recente nella zona di La Cogna a seguito delle precipitazioni

Una delle “grane” che ha dovuto affrontare in questi cinque anni di mandato il sindaco Antonio Terra è stata certamente quella di La Cogna. Il quartiere periferico di Aprilia, nel quale sono sorti 52 nuclei abitati abusivi sanati proprio dall’amministrazione comunale guidata da Terra nel 2013, sorge a due passi dalla ex discarica di Sant’Apollonia mai bonificata ma soprattutto dalla ex cava di La Cogna trasformata, dalla metà degli anni 70, in una discarica abusiva in cui pare essere stato sversato praticamente di tutto.
Il sito è tornato alla ribalta della cronaca nel 2017 quando un terreno della zona è stato acquistato dalla società Paguro che avrebbe voluto installare una discarica di servizio per il vicino impianto di Rida Ambiente. Un progetto che ha visto la forte opposizione della politica locale e di alcuni comitati cittadini e che è stato rigettato dalla Regione Lazio.
Il problema principale, tuttavia, rimane: quel sito (che sarebbe stato bonificato in parte dalla stessa Paguro che si era detta disponibile a ripristinare lo stato dei luoghi nel terreno di sua proprietà in caso di approvazione del progetto) resta infatti inquinato. Lo scorso inverno, a causa di un forte temporale, una piccola collinetta in una delle zone boschive dell’area è franata portando alla luce rifiuti di ogni tipo. Rifiuti che avvelenano terreno e acqua da decenni e per eliminare i quali, nel 2002, erano stati stanziati 652mila euro dalla Regione Lazio (una cifra irrisoria per un’operazione di bonifica così complessa) con il finanziamento mai preso in carico dal Comune di Aprilia. Un’area che risulta tra le più inquinate della città e dove il numero di persone colpite da diverse tipologie di tumori, come da risultati dello studio epidemiologico pubblicato lo scorso mese di Aprile, è estremamente più alto rispetto alla media del territorio.
Oggi quel quartiere, dove vivono decine di famiglie non servite da rete idrica, strade e fognature, sembra essere sparito dal programma elettorale del Sindaco Terra che pare tergiversare anche solo sulla possibilità di controllare realmente lo stato di inquinamento della zona. Un controllo reso possibile proprio dalla Paguro. Nei gironi scorsi negli uffici della Rida Ambiente si sarebbe infatti tenuto un incontro tra i vertici aziendali e alcuni rappresentanti del Comune di Aprilia. L’azienda avrebbe messo a disposizione i pozzi piezometrici presenti nel terreno acquistato per permettere al Comune un’analisi completa e in profondità dello stato dei luoghi. La stessa azienda, desiderosa probabilmente di rendere nuovamente appetibile dal punto di vista economico quel terreno, avrebbe inoltre offerto la propria disponibilità a fare analizzare, a proprie spese, il materiale prelevato dai pozzi, attendendo solo un cenno dal Comune, che pare però essere rimasto inerme.
Un silenzio forse dettato dalla campagna elettorale in atto, con il tema che, affrontato, potrebbe evidenziare cinque anni di immobilismo su una problematica che rischia di diventare, e forse lo è già, un allarme sanitario senza precedenti.