Aprilia verso l’esternalizzazione dei servizi: prima delle elezioni l’amministrazione Terra apre le porte ai privati

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Due proposte diverse verranno discusse a breve in commissione lavori pubblici, ma il proposito resta sempre lo stesso: passare dalla gestione in house dei parcheggi, oggi affidata alla Multiservizi ad una gestione in project financing affidata al privato, pur preservando il futuro dei dipendenti Asam. Un percorso molto simile a quello che già era stato scelto dalla coalizione civica guidata dal sindaco Antonio Terra per la gestione di pubblica illuminazione e manutenzione di strade ed edifici pubblici, ora affidate nel primo caso alla ditta individuata attraverso Consip e nel secondo a due ditte private con le quali è stato siglato un accordo quadro.
Il piano parcheggi per ora è in fase embrionale, ma l’amministrazione ha in mente di gestire in project financing anche strisce blu e cimitero comunale. Le due proposte, pervenute sul tavolo dell’ente di piazza Roma, dovranno essere valutate in commissione e poi quella ritenuta migliore verrà messa a bando.
Nel primo caso il privato sarà chiamato a gestire le strisce blu per soli 7 anni, garantendosi un’entrata di circa 8 milioni di euro e con un investimento complessivo di 3 milioni di euro riorganizzerà strisce bianche e blu, installando anche sensori di parcheggio nelle aree centrali e presso la stazione di Campoleone e tabelle luminose per verificare la presenza di posti liberi. I parcheggi potranno essere pagati con una app.
La seconda proposta, meno facile da far digerire alla politica e ai cittadini, prevede addirittura di smantellare piazza Roma, realizzare un palazzo culturale dove un tempo sorgeva la Casa del fascio e realizzare un parcheggio sotterraneo gestito dal privato, che del servizio si occuperà per 27 anni.
Al di là della scelta, il percorso di privatizzazione dei principali servizi presenti in città, per l’amministrazione Terra resta la soluzione migliore e con le elezioni alle porte si lavora alacremente per portare a casa quanti più risultati possibili sulle questioni ancora rimaste in sospeso. Un percorso che era iniziato quattro anni fa, con il tentativo di esternalizzare la riscossione coattiva delle imposte comunali, poi sfumato dopo il ricorso presentato da una delle ditte che avevano partecipato a quel bando.