Arsenico nell’acqua in provincia di Latina, scatta l’interrogazione al Ministro Galletti

Paolo Arrigoni

Su segnalazione dell’associazione Laboratorio Sabaudia, presieduta da Paolo Mellano, e in base ai dati forniti da Assoutenti (Associazione degli utenti di pubblici servizi), il senatore Paolo Arrigoni ha presentato un’interrogazione al ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti sulla presenza di arsenico nell’acqua per uso domestico distribuita in provincia di Latina.

La richiesta

Arrigoni, capogruppo della Lega Nord in commissione ambiente del Senato, chiede al ministro “se intenda esaminare le criticità del territorio di Sabaudia e di Latina per la presenza di Arsenico nell’acqua idropotabile e adottare tutte le iniziative di propria competenza per garantire la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, anche in ordine ad iniziative che possano stimolare gli enti locali interessati ad acquisire gli strumenti necessari per abbattere il valore dell’arsenico”.

La situazione

Il senatore leghista fa sue le preoccupazioni degli utenti del servizio idrico per la presenza di arsenico nell’acqua che esce dai rubinetti troppo spesso vicina al limite dei 10 microgrammi a litro (µg/l ) e in alcuni casi superiore: “Si apprende – scrive infatti nell’interrogazione – che le analisi chimiche dell’acqua per uso domestico distribuita a Sabaudia e nella provincia di Latina riporterebbero valori prossimi a quello massimo di tolleranza per un veleno nocivo alla salute, l’arsenico”. “Nell’acquedotto Sardellane relativo al prelievo del Serbatoio del Comune di Sabaudia – si legge nell’interrogazione – si evidenziano i valori di Arsenico pari 8,1 microgrammi per litro e nella sezione della bolletta relativa alle caratteristiche qualitative dell’acqua distribuita per uso idropotabile si evidenzia una media di 9 µg/l, rispetto ad un limite massimo di legge consentito (D. Lgs. 31/2001) pari a 10 µg/l”. Il senatore aggiunge che “il numero limitato di campionamenti effettuati dagli enti di controllo, rispetto alla vastità del territorio coinvolto non può offrire certezze sullo stato generale delle acque di Sabaudia e della provincia di Latina”. “Secondo quanto riportato dall’ Associazione Laboratorio Sabaudia, campionamenti effettuati da privati – si legge ancora nell’interrogazione – hanno evidenziato valori pari a 15,6 μg/l alla stazione di Campoleone ad Aprilia, l’Asl Latina a maggio scorso sembra che abbia individuato valori pari a 16 e 17 μg/l, mentre alla stazione di via Capitancelli a Velletri è stato misurato un valore pari a 10 μg/l, confermando che sussistono pericoli di sforamento rispetto ai 10μg/l consentiti dalla legge”.