ASL, carenza di organico: nuova denuncia della UIL FPL

La UIL FPL Latina, nonostante le reiterate sollecitazioni, continua a segnalare il perdurare della grave e insostenibile carenza della dotazione organica della Asl di Latina. 

Nella nota che segue, il sindacato, denuncia quanto sta accadendo all’interno della Asl di Latina: 

“Pur considerando che le nostre precedenti sollecitazioni, hanno determinato l’assunzione di un cospicuo numero di unità lavorative, riteniamo che quanto finora sostenuto sia assolutamente insufficiente per fronteggiare il reale fabbisogno aziendale. 

Infatti, i servizi sanitari sono in sofferenza ed il personale è oggettivamente allo stremo. Per queste ragioni bisogna cambiare urgentemente passo e dar seguito alla più volte annunciata “svolta organizzativa”, onde ridare dignità alla gestione dei servizi sanitari. Senza le dovute assunzioni stabili, i lavoratori saranno costretti a sopportare ANCORA altissimi carichi di lavoro, all’interno di un preoccupante contesto di Risk Management (rischio clinico) e di Burnout sistematico (esaurimento psico-fisico)! 

Si rammenta che i lavoratori in questione hanno un’età media che supera i 56 anni con molte ore di straordinario e prestazioni aggiuntive effettuate, nonché molte giornate di ferie 2 pregresse non godute; inoltre, la gestione “in trincea” di quattro pandemie consecutive e i numerosi contagi Covid-19 in ambito lavorativo, hanno ulteriormente stremato le loro forze! 

La UIL FPL Latina, allo stato attuale ed in riferimento agli standard assistenziali minimi vigenti (Allegato C, DCA 8/2011), stima un fabbisogno assunzionale minimo, ma non ottimale, di oltre 600 unità lavorative a tempo indeterminato e full-time (Medici, Dirigenti, Infermieri, Tecnici, OSS, Ostetriche e Amministrativi). Questo per poter fronteggiare lo smaltimento delle lunghe liste di attese riguardanti la cura delle patologie ordinarie (sospese a causa della pandemia Covid-19) e poter pianificare una idonea organizzazione dei servizi, in grado di fronteggiare eventuali, possibili, anche se non auspicabili, recrudescenze pandemiche. 

Inoltre, bisogna considerare l’imminente periodo estivo (giugno-luglio-agosto-settembre) caratterizzato da un’aumentata presenza di turisti sull’intero territorio provinciale e la conseguenziale necessità di dovere garantire maggiori prestazioni sanitarie. Oltretutto, durante tale periodo, bisogna garantire il diritto delle ferie estive (15gg consecutivi) a tutto il personale in servizio. 

Pertanto, la UIL FPL Latina rivolge un ACCORATO APPELLO a tutte le istituzioni in indirizzo, affinché prendano piena consapevolezza sulla DRAMMATICITÀ delle problematiche evidenziate al fine di predisporre, per quanto di competenza, le opportune e necessarie azioni risolutive. I cittadini/utenti della provincia di Latina hanno diritto di potere usufruire di servizi sanitari pubblici efficienti, nella stessa misura degli altri cittadini italiani. 

Ribadiamo con forza che la sanità è un bene primario e perciò un tassello imprescindibile per il benessere sociale, dunque una priorità per la collettività. Inoltre i lavoratori non possono più subire altissimi carichi di lavoro a discapito della propria integrità psico-fisica ed a detrimento dei loro rapporti familiari e sociali! 

La UIL FPL Latina, per quanto sopra esposto, proclama lo stato di agitazione sindacale e si riserva di adoperare tutti gli strumenti a sua disposizione per la soluzione delle problematiche sopra evidenziate”.