Autostrada Roma-Latina, gli strali di Moscardelli sul piano B di Lega e FdI

Da sinistra il segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli e i cosiglieri regionali del Salvatore La Penna ed Enrico Forte

Puntare alla realizzazione della bretella Cisterna-Valmontone abbandonando il progetto dall’autostrada Roma-Latina, rappresenta per Claudio Moscardelli, attuale segretario provinciale del Pd, la strada più veloce per perdere 500 milioni di investimenti e non vedere realizzato alcun che.

Il dibattito politico è ciclico. Ci aveva già provato il sindaco di Latina Damiano Coletta, a ottobre dello scorso anno, nel sostenere che era meglio abbandonare l’idea dell’autostrada in luogo del potenziamento della Pontina e della realizzazione della Cisterna-Valmontone. Ma il Partito democratico, per bocca dell’ex senatore e dei consiglieri regionali Salvatore La Penna ed Enrico Forte, lo aveva asfaltato.

Poi la sentenza del Consiglio di Stato che, dichiarando inammissibile il ricorso del consorzio stabile Sis inerente l’annullamento della gara per la costruzione dell’autostrada Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone, ha rimesso la patata bollente nelle mani della Regione Lazio, con la necessità – secondo il Pd – di riprendere l’iter per la sua realizzazione. Il consigliere Forte aveva perorato la causa presso l’assessorato competente, atteso che l’opera per il Governo restava strategica, confermandone il finanziamento.

Ma il clima pre e post elettorale deve aver inavvertitamente riavvolto il nastro. A suonare la grancassa del piano B, no all’autostrada Roma-Latina, sì alla manutenzione della Pontina con interventi dell’Anas, è stato il sottosegretario pontino al Lavoro, Claudio Durigon della Lega. Ieri il senatore pontino Nicola Calandrini di Fratelli d’Italia che, denunciando il silenzio sul progetto originario, ha invocato la realizzazione prioritaria della Cisterna-Valmontone. E riecco anche il dem Moscardelli: “Calandrini si unisce al coro iniziato da Durigon – attacca il segretario provinciale del Pd -. Si lavora alacremente a perdere 500 milioni con dichiarazioni in libertà. La Lega della provincia di Latina si cimenta nell’azzeramento dell’Autostrada Roma – Latina e Calandrini si accoda”.

Moscardelli rilancia aspramente la polemica contro Lega e Fratelli d’Italia: “Tuonano contro le chiacchiere ma purtroppo fanno chiacchiere. Mettere in sicurezza la Pontina tramite Anas è la gestione ordinaria della Pontina: si rifà il manto stradale e la segnaletica . Come già sta avvenendo e nulla ha a che fare con la gara d’appalto”.

Per l’ennesima volta l’ex senatore afferma che “è stata fatta la gara d’appalto ed è stata aggiudicata e ci sono le risorse a carico dello Stato”.

“Il Consiglio di Stato ha annullato solo un segmento della gara d’appalto che deve semplicemente riprendere e chiudersi velocemente”, spiega Moscardelli il quale si domanda perché “questo fuoco di fila per imbrogliare i cittadini e far perdere 500 milioni di euro”.

“Lega e Fratelli d’Italia – sentenzia il dem – otterranno solo di far dirottare i 500 milioni per l’Autosrada Roma – Latina al nord per un’altra opera. Unica conseguenza degli interventi di Durigon e Calandrini sarà di far attribuite i 500 milioni di euro stanziati dal Cipe ad altra opera. Durigon e Calandrini non dicono dove prendono i soldi per realizzare subito la bretella Campoverde – Cisterna – Valmontone. Non sanno neppure che l’opera fa parte della gara d’appalto dell’autostrada Roma Latina e non dicono o non sanno che i 500 milioni di euro necessari per realizzarla non ci sono”. Ecco, appunto, la verità del Partito democratico già raccontata in passato a più voci.

“I soldi stanziati dal Cipe non si possono mettere su un progetto diverso. In fila al Cipe ci sono opere che attendono di essere finanziate e si gioverebbero dell’azzeramento della gara d’appalto dell’autostrada Roma-Latina. Dichiarazioni irresponsabili (quelle di Durigon e Calandrini, ndr) che favoriranno altri con danni enormi alla provincia di Latina”, aggiunge il segretario politico.

“Il Partito democratico – conclude Moscardelli – si opporrà con tutte le forze a questo scippo irresponsabile di risorse. Occorre riprendere subito la gara d’appalto dal punto in cui il Consiglio di Stato ha deciso e chiudere la procedura. Tutto il resto è fumo agli occhi”.